Destinazione Marche, un Natale con disdette. Cancellato l’80% di prenotazioni e viaggi, di stranieri nemmeno l’ombra

La splendida piazza del Popolo nel cuore di Ascoli Piceno
La splendida piazza del Popolo nel cuore di Ascoli Piceno
di Véronique Angeletti
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Venerdì 26 Novembre 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 08:42

ANCONA - Autunno nero per i Tour operator specializzati nella Destinazione Marche. Questa settimana, sono stati cancellati tra Natale e Capodanno oltre l’80% dei pacchetti prenotati da agenzie nazionali: dall’estero, invece, nemmeno una richiesta. Mai crisi è stata così pesante nel turismo organizzato.

Solo in questi ultimi due giorni, Agnese Finoia di “Piceno 2.0” ha dovuto registrare la disdetta di ben otto “Vacanze di Natale” pacchetti studiati per gruppi grandi tra 15 e 20 persone che offrono storia, cultura, paesaggio ed arte del fare in un itinerario che abbinava la città ducale d’Urbino a Macerata con il finale ad Ascoli, nel salotto d’Italia. «Prenotazioni – conferma la Finoia – da gruppi italiani, non da gruppi stranieri perché l’estero è fermo». Comunque, non perde fiducia. «La destinazione Marche piace come lo hanno confermato i recenti incontri nelle fiere di settore ma è il Covid che impedisce di concretizzare l’interesse».


Le fiere e i contatti
Si riferisce a Mula, la borsa del turismo organizzata da “Inside Marche Live”, l’associazione dei tour operator specializzati nella destinazione Marche e dalla Regione, che si è svolta a Treia a metà ottobre. «Abbiamo avuto molti contatti con agenzie che lavorano in Inghilterra, in Olanda, in Germania, ma purtroppo i loro clienti temono di viaggiare». Un paradosso, considerando che è proprio nel Nord Europa che i contagi sono in crescita. L’agenzia è nata nel 2015 per promuovere il Piceno,  ha subito il terremoto nel 2016, è rinata nel 2018 ed ha patito lo stop & go legato all’epidemia da marzo 2020.

La titolare spiega che hanno trasformato le penali in voucher ma che adesso non sono più graditi e, in attesa che il mercato ritorni più stabile, invoca l’aiuto delle istituzioni «ad esempio a sostegno degli investimenti in promozione, in comunicazione ed in innovazione per evitare le chiusure». Pin Viaggi invece è un’agenzia che lavora ad Altidona. Questa start-up è nata a luglio 2020 con professionisti esperti nel rivolgersi a gruppi italiani fidelizzati, ai centri sociali e culturali, ai Cral.

«Stiamo registrando una caduta precipitosa delle prenotazioni», osserva Maria Guidi che amministra l’agenzia fermana.

Si riferisce alla disdetta di una ventina di gruppi che avevano prenotato per il periodo dei mercatini e per Capodanno. Il che rappresenta circa 1500 persone con ricadute sul territorio non banali: un terzo aveva prenotato un pacchetto di 2 giorni e due terzi, l’offerta 4 giorni/ 3 notti. «Nonostante tutte le sicurezze hanno paura. Prima abbiamo visto il numero dei partecipanti assottigliarsi poi la cancellazione del gruppo».

La strategia
Eppure, l’agenzia di Maria Guidi accettando solo turisti vaccinati era in anticipo sul super Green pass. «I timori per l’incertezza sanitaria non possiamo eliminarli ma, in compenso, possiamo, con il sostegno delle istituzioni, lavorare per commercializzare e rendere più visibili le offerte sulle Marche che garantiranno flussi turistici l’anno prossimo». Niente prenotazione per giri e visite nemmeno all’agenda di Movimondo, tour operator a San Severino Marche, anche se quello che preoccupa di più l’agenzia è l’assenza di conferma di molti preventivi richiesti alle fiere. Il fondatore Emanuele Piunti definisce il momento «un’involuzione».

Con la sua agenzia opera dal 2000 e, tra interni ed esterni, dà lavoro a 10 operativi. «La situazione è preoccupante e le disdette di pacchetti già prenotati avvalorano che la pandemia sta paralizzando il comparto. A questo punto, abbiamo bisogno di essere sostenuti per poter superare il momento e prepararci per l’anno prossimo». Anche perché l’involuzione testimonia che è in corso un processo di cambiamenti nelle attese, pretese, modalità di scelte della vacanza, il che potrebbe destabilizzare il turismo organizzato, unica garanzia per programmare ed ottenere flussi turistici destagionalizzati.

Il rischio chiusura
«Il nostro lavoro - interviene Stefania Stefanelli di Greenwich Tour Operator a Tavernelle di Ancona - non teme la concorrenza del fai da te in cui il turista contatta l’albergatore e l’albergatore si assicura presenze nell’alta stagione e durante le feste. Perché chi davvero garantisce turismo tutto l’anno sono i tour operator, quelli che traducono in offerte specifiche l’appeal delle Marche». Proposte calibrate nel caso di Greenwich con jet privati per i mercati extra europei. «Temo comunque che la notizia che le Marche siano a rischio del cambio di colore penalizzerà la regione e favorirà le piattaforme di prenotazione estere dove la persona può prenotare last minute e pure cancellarsi all’ultimo momento, il che farà chiudere numerose agenzie che lavoravano con proposte che facevano lavorare tutta la filiera italiana e valorizzavano le eccellenze minori». Di male in peggio.
 

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