"Devo organizzare un funerale per un parente", ma era un bluff: il truffatore smascherato dalla polizia

La polizia di Senigallia ha scovato la truffa
La polizia di Senigallia ha scovato la truffa
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 07:25

SENIGALLIA - Finge di aver subito un lutto per truffare il titolare di un’impresa funebre ma viene scoperto e denunciato dalla polizia. Nei guai è finito M.I., 20enne di origini lombarde, con svariati precedenti per truffa. Stavolta però gli è andata male. Alcuni giorni fa ha contattato una ditta di onoranze funebri, riferendo di aver subito il lutto di un anziano parente e di essere dunque interessato a fruire di un servizio funebre.

Il giovane ha precisato che il defunto si trovava presso l’ospedale regionale, avviando poi una trattativa per organizzare il servizio. Ha fornito le proprie generalità, precisando però di trovarsi momentaneamente all’estero e chiedendo al responsabile delle onoranze funebri di organizzare il servizio necessario. 
Ha poi garantito che avrebbe provveduto immediatamente a versare la somma richiesta, tramite il canale postale. Credendo fosse una situazione di emergenza, il responsabile delle onoranze funebri si è recato presso un ufficio postale di Senigallia dove, all’atto della richiesta di compilazione dati anagrafici, il presunto cliente l’ha invitato a recarsi presso la postazione bancomat. A quel punto l’imprenditore ha capito che lo voleva truffare perché gli diceva di digitare sul display, alla voce “ricarica carta”, il numero della propria carta, indicando la cifra concordata per il servizio pari a 1000 euro, il cui importo sarebbe servito a ricaricare la carta del presunto cliente. 
In un primo momento la vittima ha acconsentito poi ha accampato una scusa, rinviato di qualche ora la transazione, riferendo di problemi tecnici.

Il giorno dopo la vittima della tentata truffa è stata nuovamente contattata dal presunto cliente, che insisteva per il completamento della pratica funeraria e per il versamento della somma concordata. Il titolare dell’impresa non ha acconsentito e dopo qualche giorno è venuto a conoscenza da altri colleghi del settore di ulteriori tentativi di truffa analoghi. Gli agenti del Commissariato, diretti dal vice questore Agostino Maurizio Licari, di seguito alla querela sporta dall’imprenditore, hanno quindi avviato gli accertamenti risalendo all’autore della truffa, tentata ma senza successo. 

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