Pedina la moglie fino al commissariato
Lo stalker fa autogol, la polizia lo arresta

Pedina la moglie fino al commissariato Lo stalker fa autogol, la polizia lo arresta
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Luglio 2019, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 10:42

SENIGALLIA - Ha pedinato la moglie fino in Commissariato agevolando il lavoro della polizia, che l’ha arrestato senza nemmeno doverlo andare a cercare. In manette è finito un 52enne accusato di stalking, violenza domestica e lesioni.

Si accanisce sulla fidanzata: pugni in faccia anche davanti ai poliziotti

Alcuni giorni prima la moglie si era recata al pronto soccorso riferendo che il marito l’aveva picchiata. I sanitari l’avevano dimessa con una prognosi di 8 giorni per poi avvertire la polizia. Inizialmente la donna era tornata a casa, dove vivono anche i figli. Poi però, nel timore che il marito potesse farle del male, sabato ha deciso di andare a dormire a casa della sorella.
 
Domenica, verso le 6.,30, è uscita ed è andata a fare benzina. Ha riferito alla polizia di aver visto al distributore il marito, che le avrebbe intimato di tornare subito a casa. Lei, sconvolta, è salita in macchina, ed ha cercato di raggiungere il Commissariato. Verso via Capanna, nel panico più totale, è scesa e ha suonato un campanello. Ha gridato che il marito la stava seguendo e che aveva paura. La famiglia l’ha accolta e ha subito informato la polizia, dove poi si è recata per raccontare l’accaduto e sporgere denuncia. Poco dopo anche il marito si è presentato in Commissariato. Secondo gli inquirenti la stava seguendo. Lui però nega tale circostanza. E’ stato trattenuto negli uffici di via Rosmini. La polizia ha fornito in procura tutta la documentazione, partendo dalle lesioni riscontrate dal pronto soccorso fino al pedinamento. Alla luce dei gravi episodi e nella massima tutela della vittima il pubblico ministero Rosario Lionello ha autorizzato l’arresto. Successivamente i poliziotti hanno ascoltato anche i figli della coppia e la sorella, con cui aveva trascorso la notte. Il 52enne, stando ai racconti emersi, aveva iniziato a pedinarla convinta che la donna avesse una relazione clandestina. Circostanza smentita dalla vittima e dai fatti. Per il marito però, rappresentato dall’avvocato Mauro Diamantini, la moglie starebbe attraversando un periodo di forte stress per motivi di salute. Ciò l’avrebbe portata, a suo dire, a vederlo anche dove non era presente. Ha negato infatti di averla seguita sia al distributore che in Commissariato dove sarebbe andato a cercarla per riportarla a casa. Oggi si terrà l’udienza di convalida in cui il giudice, oltre a stabilire se convalidare l’arresto, dovrà decidere se confermare la misura cautelare in carcere, disporre i domiciliari oppure rimetterlo in libertà, dopo averlo ascoltato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA