SENIGALLIA - L’ospedale cittadino pronto a riattivare un reparto Covid, con 30 posti letto per pazienti non intensivi, ma solo in caso di emergenza. Un’opzione contenuta nella bozza del piano pandemico da attuare solo nel caso in cui i reparti di malattie infettive di Torrette, Marche nord e Fermo, non riuscissero più a farsi carico dei positivi. In questa circostanza, che tutti si augurano non debba mai verificarsi, Senigallia si vedrebbe costretta a tenere i suoi positivi, attivando il piano pandemico.
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«E’ un piano di emergenza – precisa Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta 2 - il piano pandemico è un documento in continua evoluzione e quindi con costanti modifiche». Al momento quindi è stata prevista la possibilità di allestire nell’ex ortopedia 30 posti letto per pazienti covid non intensivi ma solo se gli altri ospedali dovessero andare in sofferenza. L’ospedale di Senigallia si è invece già attivato per ospitare in Rianimazione i pazienti gravi, ma non positivi al covid, provenienti da Torrette. Il presidio ospedaliere cittadino dunque, come tutti del resto, si sta attrezzando a gestire l’emergenza nel caso ce ne fosse bisogno. Anche il sindaco sta monitorando la situazione pronto ad intervenire. «L’incremento della curva del contagio in Italia come nel resto d’Europa suscita preoccupazione – spiega Massimo Olivetti - nel territorio del Comune di Senigallia è piuttosto contenuto e la situazione è sotto controllo. Tale considerazione tuttavia non ci rassicura. Il governo ha a tale scopo predisposto una serie di misure di contenimento della diffusione del virus assegnando agli enti locali la possibilità di intervenire con ulteriori limiti e divieti per scongiurare rischi e debellare potenziali focolai all’interno delle proprie comunità».
A Senigallia per ora ci saranno controlli serrati ma senza ulteriori limitazioni. «La mia intenzione è di non usare per il momento questa leva della chiusura di strade ed aree della città.