Passava la droga agli informatori: ex carabiniere di Senigallia arrestato dai colleghi in Spagna

Passava la droga agli informatori: ex carabiniere di Senigallia arrestato dai colleghi in Spagna
Passava la droga agli informatori: ex carabiniere di Senigallia arrestato dai colleghi in Spagna
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:18

SENIGALLIA -  Quando era carabiniere a Senigallia era finito nei guai con l'accusa di aver falsificato alcuni verbali relativi a sequestri di droga: registrava quantitativi minori di stupefacenti e il resto lo utilizzava come merce di scambio con presunti informatori. L'ex appuntato del Nucleo operativo e Radimobile dei carabinieri di Senigallia, Massimo Prota, è stato arrestato da quelli che un tempo erano suoi colleghi militari dell'Arma dopo essere stato rintracciato in Spagna e rimpatriato. Le manette sono scattate all'aeroporto di Fiumicino, appena sbarcato dall'aereo che lo ha riportato in Italia.

L'ex carabiniere Massimo Prota rintracciato in Spagna e arrestato

I suoi ex colleghi, assieme alla Polizia di frontiera aerea, gli hanno notificato ieri pomeriggio l'ordine di carcerazione emesso lo scorso aprile dalla Procura di Ancona.

Il provvedimento riguarda vicende risalenti al periodo tra il 2009 e il 2010 in cui l'ex militare era in servizio a Senigallia, per le quali sono state passate in giudicato due sentenze a suo carico. Al momento dell'emissione del provvedimento l'ex carabiniere Massimo Prota  si trovava all'estero e i militari dell'Arma non sono riusciti a rintracciarlo: a quel punto è scattato un mandato di arresto europeo. A seguito delle indagini condotte dai carabinieri di Senigallia, l'ex appuntato è stato individuato a Madrid, dove è stato rintracciato dalla polizia locale il 30 luglio e arrestato.

Massimo Prota deve scontare quasi 5 anni e mezzo di carcere

L'ordine di carcerazione gli è stata notificata all'aeroporto di Fiumicino e dopo le formalità di rito Massimo Prota è stato condotto al carcere di Velletri: dovà scontare una condanna di 5 anni, 5 mesi e 9 giorni di reclusione. La prima sentenza passata in giudicato è stata emessa nel 2017 ed è  divenuta definitiva nel 2019: riguarda reati di falsità ideologica, falsità materiale, tentata concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità. La seconda è del 2021, definitiva da marzo 2022, per fatti di peculato risalenti al 2009.

L'ex appuntato scelto, sospeso dal servizio e congedato dall'Arma dopo la prima condanna definitiva, era finito nei guai per l'accusa di aver falsificato alcuni verbali relativi a sequestri di droga, in modo da registrare minori quantitativi di stupefacenti da usare come merce di scambio con informazioni ottenute da presunti informatori. 

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