«Non lo voglio ai domiciliari»
La madre lo manda in cella

«Non lo voglio ai domiciliari» La madre lo manda in cella
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Martedì 25 Ottobre 2016, 08:59
ANCONA - Condannato per aver rifilato un bidone a quattro fan di Vasco Rossi, gli danno i domiciliari ma la madre lo sbatte fuori casa e finisce a Montacuto. Protagonista un 39enne senigalliese che ieri è stato accompagnato dai carabinieri in quello che sarà il suo nuovo domicilio per i prossimi quattro mesi. I carabinieri della stazione di Senigallia hanno arrestato il 39enne, noto alle forze di polizia, perché colpito da un provvedimento di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Brescia.

L’uomo, disoccupato, dovrà scontare una pena residua in quanto è stato condannato con sentenza irrevocabile a quattro mesi di reclusione per truffa dal Tribunale di Brescia, dove è stato processato per il reato commesso sei anni fa. I fatti risalgono all’ottobre del 2010. Il 39enne, esperto in truffe on–line, in occasione del concerto di Vasco Rossi che si svolse il 18 ottobre di quell’anno al “Mandela forum” di Firenze, aveva messo falsamente in vendita on-line su un sito di compravendita alcuni biglietti. Qualcuno aveva abboccato. Era stato tratto in errore un giovane residente a Montichiari, in provincia di Brescia, che poi ha presentato denuncia dopo essersi reso conto di essere stato truffato. Dopo aver visto l’annuncio contattò il senigalliese per acquistare quattro biglietti, per lui e altri amici.

Il 39enne però sparì dopo aver intascato il prezzo dei biglietti: 240 euro tramite bonifico su PostaPay. Il telefono con cui aveva condotto la trattativa smise di funzionare subito dopo aver riscosso il denaro e a quel punto, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, il ragazzo che aveva acquistato i biglietti si rese conto della truffa di cui era stato vittima e si rivolse alle forze dell’ordine per sporgere denuncia e attivare le indagini. I biglietti per il concerto di Vasco Rossi non arrivarono mai a destinazione e i quattro ragazzi non riuscirono a reperire sul mercato altri ticket perché ormai tutti esauriti, e ovviamente non riuscirono a partecipare al concerto del loro cantante preferito. Il 39enne, rintracciato tramite l’utenza telefonica, aveva ottenuto un provvedimento di detenzione domiciliare ma è stato poi tradotto nella casa circondariale di Ancona, a Montacuto, per il rifiuto della madre di tenerlo con lei nella sua abitazione. A metterlo nei guai quindi anche il suo carattere, che la donna non sopportava più. L’uomo, essendo disoccupato e in regime di arresti domiciliari, dipendeva per tutto dalla madre che, visti i suoi trascorsi e le incomprensioni caratteriali, si è rifiutata di tenere il figlio in casa. A quel punto è stato necessario trovare una collocazione idonea per il truffatore telematico, trasferito per i prossimi quattro mesi presso una cella del carcere anconetano. A febbraio però, terminato di scontare la pena, sarà di nuovo libero. Essendo senza lavoro chissà se tornerà a bussare alla porta della madre ma, soprattutto, chissà se la donna aprirà quella porta accogliendolo in casa dopo averlo perdonato.
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