Senigallia, ascensore out e niente riscaldamento. Nel palazzo ostaggi in casa e al freddo

Senigallia, ascensore out e niente riscaldamento. Nel palazzo ostaggi in casa e al freddo
Senigallia, ascensore out e niente riscaldamento. Nel palazzo ostaggi in casa e al freddo
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 16:45

SENIGALLIA Prigionieri in casa da settembre nel condominio di via Piave, dove ancora non sono stati riattivati né il riscaldamento né l’ascensore. Entrambi danneggiati dall’alluvione. A distanza di tre mesi il fiume non è stato messo in sicurezza e presenta danni agli argini nella zona della Marazzana. Strade e ponti sono chiusi in attesa di interventi, fatta eccezione per il ponte del Burello, tra Corinaldo e Ostra Vetere, dove la Provincia di Ancona ha avviato i lavori lunedì. Soldi non se ne sono visti e i Comuni, con debiti fuori bilancio, hanno fatto fronte alle spese di somma urgenza sostenute.

 
Un caso simbolo

In questo scenario di immobilismo e attese estenuanti c’è un caso che, più di tutti, indigna. Nel condominio di via Piave a Senigallia, costituito da residenze private e alloggi popolari, manca ancora il riscaldamento e chi vive ai piani alti fa fatica ad uscire senza ascensore. «I miei genitori vivono al secondo piano – racconta Maura Casagrande Tesei -, sono ottantenni. Mio padre è invalido e allettato, mia madre non esce di casa perché non riesce a fare le scale. Al terzo piano abitano due coniugi anziani costretti a portare la spesa a mano. Mio padre è stato portato due volte al pronto soccorso e i volontari della Croce Rossa l’hanno dovuto trasportare sulle scale. Ci sono anche famiglie con bimbi piccoli costretti a lasciare il passeggino al piano terra». 
La rabbia è tanta. «Ho contattato tutti ma ancora – prosegue – non sono iniziati nemmeno i lavori per il ripristino dei riscaldamenti.

Ad Erap risultava che l’ascensore fosse stato riparato ma non è così. Non funziona. Da settembre ad oggi il tempo per fare qualcosa avanzava per aiutare queste famiglie. E’ una vergogna, assistiamo ad uno scaricabarile e intanto tutti si riscaldano con le stufette». Chiederanno un incontro al sindaco sperando che qualcosa si muova. «Il condominio avrebbe dovuto fare i lavori entro la metà del mese – ricorda l’ingegnere Maurizio Urbinati, dirigente Erap -. Abbiamo sollecitato l’amministrazione nei giorni scorsi e c’hanno risposto che in settimana si dovrebbe riattivare l’impianto di riscaldamento. Li capisco gli inquilini ma, per quanto ci riguarda, siamo intervenuti immediatamente non appena c’erano le condizioni per farlo. E’ stato necessario reperire ricambi per i quali i tempi di consegna non dipendono da noi». Ad Erap era stato comunicato che l’ascensore era di nuovo attivo ma non è così. «Sapevamo che era stato riparato – prosegue – ma, probabilmente, il tecnico ha rilevato che vanno sostituite anche altre parti per attivarlo in sicurezza». Sta di fatto che non funziona.

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