Per risparmiare acquista
su Internet, ma viene truffata

Per risparmiare acquista su Internet, ma viene truffata
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Giovedì 23 Gennaio 2014, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 17:21
SIROLO - Cerca sul web un’offerta conveniente per acquistare il “Bimby”, il robottino tutto fare oggetto dei desideri di ogni massaia. Ma cade nella rete imbastita ad arte da una truffatrice napoletana che aveva piazzato foto, prezzo e indicazioni dettagliate sul sito “Subito.it”, piattaforma di annunci gratuiti per la vendita e l’acquisto online dei prodotti più disparati. Vittima del raggiro, una trentunenne di Sirolo che dopo aver sborsato 599 euro mediante bonifico bancario e atteso invano la consegna dell’elettrodomestico, si è rivolta ai carabinieri di Numana per denunciare l’accaduto e chiedere aiuto.



La squadra dei militari numanesi, specializzata in frodi informatiche, ha avviato le indagini ricostruendo la cronistoria dei contatti online intercorsi fra le donne a partire dal giorno in cui è stata pattuita la compravendita. Era il 28 novembre scorso. Dopo svariate ricerche del robot da cucina, il cui prezzo di listino si aggira attorno ai mille euro, la trentunenne si è imbattuta nell’annuncio pubblicato da C.I, 44 anni residente a Napoli, che offriva l’articolo alla cifra di 599 euro. Un’offerta imperdibile da cogliere al volo, deve aver pensato la casalinga sirolese, che ha quindi chiesto maggiori informazioni e una volta ottenute le necessarie indicazioni sullo stato del prodotto, le modalità di pagamento e i tempi di consegna, ha perfezionato la trattativa bonificando la somma pattuita.



Non poteva immaginare che dietro il profilo della venditrice si nascondesse una truffatrice campana già nota alle forze di polizia. Ha quindi aspettato per giorni la consegna del pacco. Ma quando il ritardo accumulato è diventato di alcune settimane, l’entusiasmo iniziale ha ceduto il passo al sospetto di essere stata imbrogliata. A quel punto si è rivolta alla Stazione locale dei carabinieri. Gli uomini del maresciallo Antonio Sardella si sono messi sulle tracce della venditrice. Hanno passato in rassegna la cronologia dei contatti, l’account sul sito di vendita, lo scambio di messaggi in rete e i movimenti sul conto bancario. Ottenuta la “prova regina” dagli accertamenti postali effettuati sul codice IBAN, sono infine riusciti ad individuarla. Ieri, la formalizzazione della denuncia. La donna è stata deferita in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Ancona. Le è stato contestato il reato di truffa.
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