ANCONA Pedonalizzare piazza della Repubblica? Non scherziamo. Gli operatori non ci stanno e guardano altrove per far rinascere la storica piazza del teatro. «Una pedonalizzazione totale creerebbe scompensi nel traffico e significherebbe isolare un quartiere» spiega Michele Zannini, bar Giuliani. «Sarebbe complicato per le varie attività commerciali che sussistono nella zona» continua Giorgio Pavani, del negozio d’abbigliamento Marineria. E non parliamo soltanto di logistica del carico e scarico. Certo, sono decine i camioncini ed i furgoni che ogni giorno passano per piazza della Repubblica per servire le attività della piazza, dell’inizio di corso Garibaldi e di via Gramsci - oltre che di via della Loggia - ma per loro si potrebbero prevedere delle eccezioni, come già avviene lungo il corso.
Il rebus sosta
Il problema riguarderebbe infatti anche la sosta e si andrebbe a sommare alla carenza di stalli che già attanaglia il centro storico. «Sicuramente la pedonalizzazione sarebbe positiva ma andrebbe a togliere quei pochi parcheggi che già ci sono» fa notare Giovanni Fusco del bar-ristorante Amarcord.
Il decoro
Puntare tutto sul decoro. A partire da Igenio, il secchio della differenziata che divide le coscienze dei commercianti. «Come ristoratore mi fa comodo averlo lì ma si può tranquillamente trovare un’altra sistemazione» secondo Fusco. Zannini suggerisce: «Perché non guardare ad altre città dove le pattumiere sono sotterranee e riemergono solo quando necessarie?». Anche perché, pur essendo molto grande, «Igenio non basta a raccogliere tutta la spazzatura che la piazza produce». «E sistemate quei sanpietrini, che sono un macello» rilancia Pavani. Ma fatelo a modo e non come adesso, «con le pezze d’asfalto». «E andrebbero mantenute. Se l’avessero fatto in passato, oggi non saremmo in questa situazione» per il titolare del Giuliani. «Poi andrebbe rimossa la vecchia pensilina dei i tassisti. Loro potrebbero spostarsi sulla discesa del porto» continua il titolare di Marineria. «Dove stanno oggi son scomodi anche loro, tutto il giorno sotto al sole. Un’altra sistemazione sarebbe più agevole anche per loro» integra Zannini. E visto il luogo, la chiusa non può che suggerircela Shakespeare. Essere o non essere? È questo il dilemma di piazza della Repubblica.
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