Jesi, liste d'attesa infinite, il dramma di un malato di sclerosi: «Ultima visita a luglio 2022». Liguori: «Mammografia? Nel 2025»

Jesi, liste d'attesa infinite, il dramma di un malato di sclerosi: «Ultima visita a luglio 2022». Liguori: «Mammografia? Nel 2025»
Jesi, liste d'attesa infinite, il dramma di un malato di sclerosi: «Ultima visita a luglio 2022». Liguori: «Mammografia? Nel 2025»
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 23 Dicembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 18:36

JESI - Per tenere sotto il dovuto controllo la sua salute di persona affetta da sclerosi multipla, la risonanza magnetica va ripetuta tutti gli anni, nella maniera più puntuale possibile, con lo stesso macchinario. Solo così può essere efficace e reale la verifica dello stato della malattia e degli effetti della cura. Ma dopo l’ultima risonanza di luglio 2022, nonostante l’anno sia agli sgoccioli la chiamata per l’esame di controllo del 2023 non è ancora arrivata.

L’allarme

«Purtroppo il problema liste di attesa si fa sempre più pesante, tutti giorni il nostro ufficio è tempestato di segnalazioni» torna a puntare il dito e richiamare l’attenzione Pasquale Liguori, responsabile del Tribunale del Malato di Jesi che riferisce, fra le altre, la vicenda. «In molti ci dicono che sono costretti a pagare, visto che le date proposte sono assurde.

Ma per la risonanza – aggiunge Liguori – si può arrivare a 400 euro. E dire che è importante per un paziente di quel tipo sottoporsi ad un controllo costante e con la medesima cadenza. Un mese in più o in meno può fare la differenza. Ma nonostante la priorità nella lista di pre-appuntamento avrebbe dovuto comportare una chiamata per l’esame entro quattro mesi da luglio scorso, di questa chiamata, al momento, non c’è traccia».

Caso specifico ma non isolato. «Per una mammografia disponibilità non prima del 2025 e peraltro fuori dall’Ast di Ancona, a Civitanova – aggiunge esempi Liguori – per un ecocolor doppler agli arti inferiori occorre circa un anno di attesa. Una tac all’addome? Almeno sette, otto mesi». Secondo Liguori, «Se solo alcuni mesi fa l’assessore Saltamartini annunciava la sua lotta alle liste di attesa, assicurando i pazienti che non avrebbero più dovuto fare lunghi spostamenti dato che le sedi assegnate dal CUP sarebbero rientrate nell’ambito dell’Ast, tutto ciò non è avvenuto». E nella storia dell’uomo malato di sclerosi la situazione dell’attesa è addirittura peggiorata. «Tra le segnalazioni che stiamo ricevendo, la sua. L’ultima risonanza fatta risale a luglio 2022: fino a quel momento i controlli gli venivano programmati dal reparto di Neurologia senza passare per il Cup. Ma quando si è presentato per richiedere la risonanza per il 2023 si è sentito rispondere che il reparto non poteva più programmare il controllo ma doveva provvedere lui tramite Cup. Cosa che ha fatto ma ancora oggi è in attesa di una data».

L’emergenza

Chiarisce Liguori: «La Neurologia è incolpevole: ci hanno riferito di non potere più garantire la programmazione fuori CUP dato che i pazienti sono tanti e le liste sempre più lunghe. E evidenziamo impegno e disponibilità della Radiologia a risolvere i casi che molto spesso gli sottoponiamo, per dare risposta almeno a chi ha patologie importanti o non può permettersi una prestazione a pagamento. Così abbiamo fatto anche stavolta e il responsabile ci ha garantito che la risonanza si farà prima possibile. Ma può essere questo il modo?». Liguori chiede «un piano serio di abbattimento dell’attesa, risorse umane e soldi per aumentare l’offerta di prestazioni in convenzione, magari riducendo quelle in libera professione che guarda caso trovano invece sempre più spazio».

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