Poliambulatorio, la svolta: trasloco in vista. L’Asur a caccia di una nuova sede

Poliambulatorio, la svolta: trasloco in vista. L’Asur a caccia di una nuova sede
Poliambulatorio, la svolta: trasloco in vista. L’Asur a caccia di una nuova sede
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 09:41

OSIMO -  La Asur vuole spostare gli storici ambulatori che si trovano tra piazza del Comune e via Antica Rocca, incastonati tra Municipio ed Episcopio. Si è chiusa ieri una manifestazione di interesse indetta dall’Area vasta 2 per individuare un immobile da destinare ad attività sanitaria. L’avviso esplorativo è passato un po’ in sordina rispetto a quello indetto sempre da Asur e chiuso a dicembre per la nuova sede Usca dove svolgere in sicurezza i tamponi anti-Covid dopo le polemiche per gli ingorghi a Osimo Stazione. 


L’intento, come si legge dalla manifestazione di interesse, è trovare una nuova sede al Poliambulatorio, al Centro di Salute Mentale, alla Fisiatria ma anche al servizio di 118 e all’Avis.

In sostanza si tratterebbe di una rivoluzione: accorpare in un unico stabile dei servizi che al momento sono dislocati in tre diversi rioni della città. Il Poliambulatorio, che è quello che richiederebbe maggiori spazi, si trova da decenni nello stabile di proprietà della Diocesi all’inizio della salita del Duomo, a due passi dal Comune. Il Centro di Salute Mentale si trova invece in una palazzina di via De Gasperi, vicino alle Poste della Sacra Famiglia. Infine il 118 e la sede Avis sono all’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco: il primo vicino al pronto soccorso di via Leopardi, il secondo sul retro, in via Matteotti. Locali che sono passati da Asur ad Inrca quando la Regione ha deciso di far uscire l’ospedale di Osimo dalla rete territoriale dell’Area vasta 2 per farlo entrare in quella dell’Istituto di ricerca con sede principale alla Montagnola di Ancona. 


Al momento si tratta solo di un avviso esplorativo non vincolante per capire se ci sono in città immobili adeguati e a quale canone sarebbe proposto, con l’obiettivo di risparmiare rispetto alle spese relative alle tre sedi attuali. A spingere per questa soluzione sarebbe stato anche l’ex sindaco e attuale presidente del consiglio regionale Dino Latini, che però sul Poliambulatorio in piazza, dove c’è anche lo sportello Cup e quello del distretto sanitario ad esempio per il cambio del medico di base, rassicura: «Dovrebbe essere trasferito in un’altra sede se si presenta l’occasione, ma la nostra richiesta è che nell’attuale Poliambulatorio in centro storico siano portati altri servizi sociali e sanitari». Dunque, pur se la proprietà è della Diocesi e non della Regione, non verrebbe del tutto abbandonato come presidio. 


Dall’avviso della Asur Av2 si evince che lo stabile ricercato deve essere appropriato per ospitare 85 dipendenti con una superficie utile netta di circa 3mila metri quadrati, senza barriere architettoniche. In particolare per il Poliambulatorio servirebbero 1.500 mq di superficie per 45 dipendenti oltre gli utenti, per il Centro di Salute Mentale 550 mq per 20 dipendenti, per la Fisiatria 200 mq per 5 dipendenti, per il servizio di 118 altri 200 mq per 6 dipendenti e infine per l’Avis 300 mq per 8 dipendenti. L’immobile deve essere dotato nelle vicinanze, a non più di 100 metri, di almeno 80 parcheggi dedicati a dipendenti e utenti, ma anche ai mezzi di trasporto sanitario e per il carico scarico. Asur nel caso sarebbe disposta a firmare un contratto di locazione di 6 anni più 6.

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