PESCARA - Si è spento Livio Ranghieri, figura di primo piano nel mondo del giornalismo radiotelevisivo italiano già attivo nel 1954, anno dell'avvio ufficiale delle trasmissioni televisive nazionali. Nato il 28 febbraio del 1928 è diventato giornalista professionista nel 1956.
Negli Anni 70 è stato trasferito con la qualifica di caporedattore centrale alla sede di Torino per il Piemonte e Valle d'Aosta. Quindi caporedattore e poi direttore a Pescara per Abruzzo e Molise.
Il 6 giugno del 1978 è stato nominato nuovo direttore della Sede Rai di Ancona. Al suo fianco il caporedattore Ermete Grifoni e il capo della struttura di programmazione Mario Busiello.
Fra i numerosi incarichi ricoperti ricordiamo il suo impegno quale promotore e presidente del “Premio Italia” della Rai che si proponeva di scegliere annualmente i migliori servizi e trasmissioni televisivi italiani ed europei. Livio Ranghieri faceva parte di una famiglia di giornalisti: il padre Attilio già alla Stampa di Torino e nel dopoguerra a Voce Adriatica (antesignana dell’attuale Corriere Adriatico) e cofondatore dell'Istituto di previdenza dei giornalisti italiani. I fratelli Massimo caporedattore alla Rai di Milano e Renato prima al Resto del Carlino quindi inviato speciale al Giornale di Indro Montanelli a Milano.
Livio lascia la moglie Clementina Olivieri ed i figli Daniela, Fabio e Silvia oltre ai nipoti amatissimi.
E' morto Livio Ranghieri, direttore storico della Rai regionale
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Martedì 31 Marzo 2020, 13:58
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