Sferisterio, il Pd torna alla carica: «Bene i fondi ma attenzione a non svenderlo»

Sferisterio, il Pd torna alla carica: «Bene i fondi ma attenzione a non svenderlo»
Sferisterio, il Pd torna alla carica: «Bene i fondi ma attenzione a non svenderlo»
di Luca Patrassi
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:35

MACERATA - Sferisterio, il Pd torna alla carica e lo fa con il capogruppo in consiglio comunale Narciso Ricotta. Il prologo sembra elogiativo: «È passata - sottolinea l’esponente dem - in Commissione Cultura della Camera la proposta di legge per riconoscere alla stagione lirica dello Sferisterio un contributo ministeriale annuale continuativo: l’iniziativa è delle parlamentari Latini e Manzi a dimostrazione che ci sono temi comuni sui quali si può lavorare insieme per il territorio al di là degli schieramenti politici».

Le criticità

Scritta l’unica cosa che lo convince, Ricotta elenca subito gli elementi che reputa di criticità. «A differenza di quanto scritto sul comunicato dell’onorevole Latini la decorrenza del contributo non sarà però dal 2023 ma dal 2024, come scritto all’art. 2 della proposta di legge così come corretta rispetto alla stesura iniziale: peccato ma, comunque, se venisse approvata sarebbe sempre un buon risultato.

Però, questa prima questione pone già dei problemi: l’Associazione Sferisterio ha chiuso il bilancio 2022 in rosso, dopo dieci anni di risultati positivi, e per il 2023 ancora non è stato approvato il bilancio consuntivo nonostante la mia sollecitazione rivolta al sindaco in consiglio comunale già a settembre. Manca l’atto formale ma sanno tutti che anche il 2023 chiuderà con un segno negativo che si dice si aggiri attorno ai 400mila euro di perdita: l’erogazione del contributo statale già dal 2023 avrebbe potuto aiutare a risolvere questo problema ma, purtroppo, così non è. In questo quadro, senza aver approvato il bilancio consuntivo del 2023 e facendo finta di non conoscerne - almeno formalmente - il risultato negativo, ieri il Cda dello Sferisterio è stato chiamato a riunirsi per approvare il bilancio preventivo per il 2024. Bisognerà procedere con massima accortezza perché un ulteriore risultato negativo anche nel 2024 non sarebbe sopportabile finanziariamente come già segnalato dai revisori dei conti; auspico che il bilancio consuntivo del 2023 venga approvato il prima possibile superando l’attuale ipocrisia e venga pubblicato a disposizione di tutti insieme al preventivo per il 2024». Ricotta torna sulla proposta di legge: «Prevede uno stanziamento annuo dal 2024 in poi di 500mila euro: questa la proposta ma bisogna stare attenti perché c’è il rischio che l’importo finale sia minore».

La novità

Poi l’elemento di novità: «La norma prevede, però, anche una condizione che sta al secondo comma dell’art. 2: “Il contributo all’associazione Arena Sferisterio – Teatro di tradizione, ci cui al comma 1, è concesso subordinatamente alla previsione, nel relativo statuto, di un componente del consiglio di amministrazione nominato dal Ministero della cultura”. Questa previsione, tra l’altro non presente ad esempio nello statuto della Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro che pure riceve il contributo ministeriale, andrebbe a ledere l’autonomia dei soci fondatori e visto, per fare un riferimento di attualità, quanto accaduto recentemente al Teatro di Roma, potrebbe portare ad una situazione in cui, per ipotesi, il prossimo direttore artistico potrebbe essere scelto senza il consenso del Comune di Macerata. Insomma buona l’iniziativa ma invito il sindaco Parcaroli a stare attento a non svendere lo Sferisterio. Come dice Latini ci sarà a breve la fase emendativa ed in tale sede si potranno fare emendamenti che aggiustino la proposta di legge: bene, questa è una cosa da aggiustare eliminando la previsione della modifica statutaria».

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