JESI - Litiga animatamente con la fidanzata, tanto che il cane agitatissimo e fuori controllo reagisce azzannando all’addome un passante che cercava di intervenire. Anche un secondo ragazzo, che ha provato a calmare gli animi, è stato ferito, ma non dal cane, quanto dal padrone che lo ha preso a pugni per essersi “intromesso”.
Grande concitazione, mercoledì scorso intorno alle 18 in via Gallodoro.
Via il guinzaglio
Improvvisamente il padrone, preso dalla discussione con la ragazza, ha distrattamente lasciato il guinzaglio. E l’animale ha iniziato a dimenarsi e abbaiare in maniera agitata contro i due e contro chiunque si trovasse a passare. Un giovane, 30enne, assistendo alla scena e temendo che il cane potesse scagliarsi magari contro la ragazza o ferire qualcuno, ha fatto per prendere il guinzaglio e istintivamente, legarlo a una recinzione nelle vicinanze, ma il pitbull ha avuto una reazione feroce. Gli si è scagliato contro e lo ha azzannato, ferendolo all’addome e a una mano. In un crescendo di esasperazione e di agitazione, un altro ragazzo che passava in via Gallodoro, ha cercato di calmare gli animi frapponendosi fra il 30enne e la fidanzata, temendo che la lite potesse degenerare. Poche parole, rivolte all’uomo. «Dai calmati, ragiona…», ma per tutta risposta, l’uomo gli ha sferrato due pugni al volto.
La Volante
A quel punto sono scattate le chiamate al 112. Sul posto è intervenuta la volante del Commissariato di Jesi che, identificati i presenti, ha allertato i sanitari per far medicare i due ragazzi feriti. Al Pronto soccorso del Carlo Urbani i due si sono fatti refertare e sono stati dimessi con una prognosi di 10 giorni (per il 30enne azzannato) e 5 per l’altro. Dato che nessuno dei presenti, compreso il padrone riusciva a domare il cane, la Polizia ha richiesto l’intervento del servizio veterinario della Asur, che ha provveduto al recupero dell’animale. Il cane è stato portato momentaneamente al canile municipale in attesa dei provvedimenti del caso. Le autorità del servizio veterinario dovranno valutare l’effettiva pericolosità dell’animale e solo un’ordinanza del sindaco deciderà se restituirlo al padrone. Grossi guai invece per il 30enne, nei confronti del quale scatteranno tre denunce all’autorità giudiziaria: lesioni personali dolose, per i pugni sferrati al malcapitato reo soltanto di aver provato a calmarlo; lesioni colpose e omessa custodia, per aver lasciato il guinzaglio del pitbull favorendo dunque indirettamente l’aggressione al passante.
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