Difesa legittima sicura, a Senigallia le lezioni dell'olimpionica Lucia Morico a 30 ragazze

Difesa legittima sicura, a Senigallia le lezioni dell'olimpionica Lucia Morico a 30 ragazze
Difesa legittima sicura, a Senigallia le lezioni dell'olimpionica Lucia Morico a 30 ragazze
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Lunedì 6 Novembre 2023, 18:45

SENIGALLIA - Il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne lo ha aperto Difesa Legittima Sicura a Senigallia (il 18 e 19 novembre sono previsti eventi anche in Lombardia e Umbria) con oltre 30 donne e ragazze che si sono cimentate in tecniche basilari di auto-difesa con l’olimpionica di judo Lucia Morico, testimonial del progetto coordinato in 19 regioni italiane dall’avvocato Roberto Paradisi. L’evento, patrocinato dalle Terre della Marca Senone e dal Comune di Senigallia, si è svolto al palazzetto del Campo Boario ed ha visto una straordinaria partecipazione di donne.

L'abc della difesa legittima

Moltissime le giovani che hanno provato “l’abc” della difesa legittima, tema dell’evento aperto dal coordinatore nazionale Dls Roberto Paradisi (che ha ricordato la necessità di una continua opera di formazione giuridica preventiva rivolta alle donne e alle vittime vulnerabili) e dall’assessore alle Pari opportunità Cinzia Petetta, da sempre vicina alle iniziative di Dls.

In particolare l’assessore Petetta, accompagnata dalla psicologa dello Sportello Donna dott.ssa Maria Silvia Rossetti, ha spiegato il funzionamento dello Sportello da lei fortemente voluto e l’operatività delle istituzioni che operano in rete con servizi sociali, associazioni qual Dls, istituzioni e autorità giudiziaria. «Difesa Legittima Sicura – ha spiegato l’avvocato Paradisi – entra in modo molto pratico su una tematica che ha sempre più risvolti drammatici. Accompagniamo le donne verso una diversa consapevolezza: non solo di carattere tecnico-operativo ma anche di consapevolezza di diritti fondamentali e istituti giudiziari sconosciuti ai più. La verità è che l’80% delle donne che subisce violenza continua a tacere. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 69,3% dei casi la mancata denuncia è per paura della reazione dell’individuo violento. Ecco su questi dati possiamo e dobbiamo intervenire, perché quella paura può essere vinta con le conoscenze e maggiori consapevolezze».

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