Jesi, insulta la moglie: «Sei una testona». E giù le botte: operaio condannato

Jesi, insulta la moglie: «Sei una testona». E giù le botte: operaio condannato
Jesi, insulta la moglie: «Sei una testona». E giù le botte: operaio condannato
di Federica Serfilippi
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Giovedì 11 Maggio 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 10:39

ANCONA Botte, insulti e continui svilimenti nei confronti della moglie: condannato a due anni di reclusione, pena sospesa. La sentenza è stata emessa ieri mattina dal giudice Pietro Merletti per un operaio di 50 anni, residente a Jesi. Doveva rispondere di maltrattamenti in famiglia per i fatti esplosi in casa nel corso del 2017 e denunciati dall’ormai ex moglie. La donna era arrivata a rivolgersi ai carabinieri jesini quando ormai la relazione era naufragata, tanto da spingerla ad abbandonare la casa coniugale. 


La ricostruzione

Il clima tra le mura domestiche sarebbe stato incandescente anche a causa del disagio economico di cui in quel momento stava soffrendo la famiglia.

E così, da qualsiasi discussione - anche banale - poteva accendersi la miccia del litigio feroce. Lei, nella denuncia, aveva descritto il 50enne come un marito-padrone, sempre pronto a insultarla e a umiliarla. «Non capisci nulla, non sai fare niente»; «Sei una “capocchiona”» le avrebbe detto lui. La donna ha raccontato anche agli inquirenti di aver ricevuto insulti e offese per dei piatti che non erano stati cucinati come invece li aveva richiesti il marito. 

Le violenze

E poi, in casa, ci sarebbero state anche le botte. In più di un’occasione, sempre secondo la versione della donna, l’imputato le si era scagliato contro. In particolare, l’imputazione faceva riferimento a un episodio accaduto a inizio gennaio 2017. La donna sarebbe intervenuta in difesa del figlio, che all’epoca andava alle elementari. Di tutta risposta sarebbe stata picchiata dal 50enne, con un calcio all’altezza del ginocchio. In più lui le avrebbe stretto un braccio attorno al collo. Ci sarebbero stati anche calci sulle gambe e schiaffi dati in diverse occasioni. L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Boria, ha sempre respinto le contestazioni, parlando di un clima domestico non facile soprattutto a causa delle difficoltà economiche. 

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