Rsa Santa Caterina allo stremo: «In servizio solo un’infermiera»

Rsa Santa Caterina allo stremo: «In servizio solo un’infermiera»
Rsa Santa Caterina allo stremo: «In servizio solo un’infermiera»
di Marco Antonini
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 03:50

FABRIANO  - Il Covid-19 è entrato ancora in maniera più massiccia all’interno della residenza protetta di Santa Caterina. Nell’Azienda pubblica di Servizio alla Persona Vittorio Emanuele II sono aumentati i positivi, ma non solo tra i nonnini ospiti della storica struttura situata nel cuore di Fabriano, anche tra il personale in servizio. Sono numeri in continuo aggiornamento che faranno tenere alta l’attenzione anche nei prossimi giorni. 

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I positivi al coronavirus fra gli ospiti sono saliti (da 42) a 52 su 55.

Poi su 40 dipendenti (tra cui infermieri e oss) 30 risultano positivi al Covid, altri cinque sono in malattia. Una situazione che preoccupa. Arrivato nuovo personale per il turno iniziato ieri sera. «Abbiamo a disposizione solo un’infermiera – dice il presidente, Giampaolo Ballelli. - Se non ci inviano personale, esercito o protezione civile, non riusciremo domani (oggi per chi legge) a garantire i livelli minimi di assistenza». Con il peggioramento della situazione, infatti, c’è da fare i conti con le unità in servizio. Nelle ultime ore si sono aggiunti 10 positivi in più tra gli anziani e 30 dipendenti. Gli ospiti della struttura sono tutti sintomatici, 3 sono ricoverati in ospedale fuori città. Chi è ancora a Santa Caterina si trova in isolamento. «Al momento a disposizione per tutti i nostri ospiti c’è un’infermiera. È chiaro che è impossibile garantire il livello minimo di assistenza» conferma Ballelli che ieri ha lanciato un appello.

«Se a breve non ci vengono inviati aiuti in termini di personale, siamo al collasso. Serve il coinvolgimento della Protezione civile o dell’Esercito. Ho inviato una comunicazione in Prefettura. Siamo da tre giorni in trincea, ma non posso fare né l’oss, né l’infermiere». E’ un continuo aggiornamento a Santa Caterina. Intanto mercoledì il dipartimento di prevenzione di Igiene e Sicurezza negli ambienti di vita della Regione ha fatto un sopralluogo. «Sono state verificate tutte le misure che abbiamo implementato per salvaguardare ospiti e personale. Sui 30 punti di screening relativi alle misure, il dipartimento li ha giudicati in modo positivo, vale a dire correttamente implementati. E’ stato scritto nella relazione che sono state attivate tutte le linee guida nazionali e regionali di prevenzioni. Il virus, però, ha dilagato all’interno della residenza protetta. Tutti gli ospiti – prosegue - sono chiusi nelle rispettive stanze ed hanno bisogno di assistenza, non sappiamo come fare. Il mio è un appello: fate presto». 


Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, monitora la situazione. Aveva già scritto una lettera a Regione, Asur e prefetto per chiedere di potenziare il personale nella struttura «senza depauperare il servizio Territoriale impegnato nello svolgimento dei tamponi». Il primo cittadino ha fatto sapere che è stato individuato il personale, sia oss che infermieri, per il turno notturno di ieri e per la giornata di oggi. Nei prossimi giorni l’Asur provvederà all’assunzione di nuovo personale. In merito al cluster presso la comunità La Buona Novella dove sono state già accertate 7 positività tra gli utenti spiega che «è tutto sotto controllo ed è arrivato il personale infermieristico mancante, a supporto della struttura». L’appello delle istituzioni fabrianesi, oggi in modo particolare, è di rispettare tutte le norme per evitare la diffusione del covid ed evitare di appesantire i servizi ospedalieri già sotto sforzo. 

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