FABRIANO - Rompe il silenzio il sacerdote positivo al Covid-19 al centro di un’attenzione mediatica anche fuori regione. Da venerdì scorso c’è un parroco in isolamento per la positività accertata e undici sacerdoti e altre persone in quarantena precauzionale in quanto sono stati in contatto con lui nei due giorni precedenti al manifestarsi dei primi sintomi influenzali.
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Don Gino Pierosara, 72 anni, parroco della chiesa di San Sebastiano di Marischio, a pochi chilometri da Fabriano, è in convalescenza.
Dice don Gino Pierosara: «Si è scatenato l’inferno e il padre della menzogna regna sovrano. Non posso difendermi perché non sto nei social e perché la dottoressa – precisa - mi ha proibito di rispondere al telefono in quanto dovrei stare tranquillo e riposato, ma con questa montagna di menzogne incredibili, è difficile stare tranquillo. E’ più facile credere alla menzogna che alla Verità. Ho affidato tutto alla mia unica Avvocata, la Vergine Maria». Il parroco, esorcista diocesano, ripercorre gli ultimi giorni.
«Ho avuto i primi sintomi influenzali giovedì con 37° di temperatura e ho prenotato per la mattina successiva un tampone rapido. E’ risultato positivo e sono entrato in quarantena. Ho avuto febbre fino a 38,2° senza altri sintomi. Da domenica non ho febbre». Don Gino precisa che ha partecipato alla veglia funebre quando non ce l’aveva. «Alla Casa del clero sono andato a pranzo l’ultima volta mercoledì scorso quando ancora stavo benissimo senza sintomi». Riguardo al catechismo: «Non ho infettato alcun bambino perché non faccio catechismo a quel gruppo. Tutto viene fatto applicando i protocolli del Governo. In parrocchia c’è un Comitato covid per attuare le misure necessarie». L’appello del parroco è quello di «evitare di far circolare menzogne». Don Gino ha smentito di essere negazionista. Il sindaco, Santarelli: «Alcune segnalazioni sono arrivate anche a me, ma bisogna dargli il giusto peso».