Discarica abusiva a Monte Dago
«Tante denunce, nessuno ci ascolta»

Discarica abusiva a Monte Dago «Tante denunce, nessuno ci ascolta»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Settembre 2019, 08:10
ANCONA - Secchi di vernice, assi di legno, poltrone da ufficio. E ancora, materiale edile, sedili di automobili, stendipanni, perfino una coppia di lavatrici, oltre a topi morti e a una vegetazione sconfinata. Immondizia e rottami assortiti si celano alle spalle dell’ex concessionaria Marche Motori, tra via Sacripanti e via Sacco e Vanzetti. Una discarica abusiva a due passi dal centro sportivo di Monte Dago, dalle attività commerciali e da un parco giochi. Luoghi frequentati da famiglie, nonni e bambini che potrebbero facilmente venire a contatto con questo angolo di degrado. Quello che fino a non molto tempo fa era un ruscello, oggi è un canneto inaccessibile, popolato da ratti e bisce, proprio dietro lo stabilimento dismesso della ex concessionaria di auto di lusso.

 

La cosa grave è che questa situazione di incuria totale va avanti da tempo e nessuno ha mai trovato una soluzione, nonostante le ripetute segnalazioni di Marco Marziani, titolare della palestra Body Heaven. «Da tre anni denuncio la presenza di quella discarica a cielo aperto, ma nessuno mi ascolta» dice l’imprenditore esasperato, che ha avviato una fitta corrispondenza con il Comune, le forze dell’ordine e l’Asur nella speranza di sollecitare una bonifica. I sopralluoghi non sono mancati: «Ad aprile è venuto un assessore, ha visionato la situazione, ma è rimasto tutto come prima - spiega Marziani -. C’è un rimpallo di responsabilità perché il canneto si trova tra le mura di due proprietà diverse, nei pressi di un vecchio fossato. Di sicuro quella striscia è di competenza del Comune che, però, non muove un dito».

Tant’è che il proprietario della palestra in passato ha pagato di tasca propria il servizio di derattizzazione, stanco di vedere topi girovagare in giro, anche a ridosso delle attività commerciali. Il primo sollecito risale al settembre 2016 perché, dalla chiusura di Marche Motori, l’area circostante s’è trasformata in una discarica. Cittadini totalmente privi di senso civico vengono qui apposta per abbandonare di tutto, rottami, immondizia, rifiuti. 

L’altro giorno qualcuno ha depositato due sedili d’auto e un paio di lavatrici scassate. Marziani ha inviato numerose richieste d’intervento alla polizia locale e ai carabinieri nell’arco dell’ultimo triennio, ma la storia è sempre la stessa: ai sopralluoghi e alle segnalazioni al Comune non seguono i fatti. «Ho interessato anche il curatore fallimentare di Marche Motori - spiega -, mi è stato risposto che l’area è stata venduta e che presto sarebbe stata bonificata». Era il settembre 2018. E’ passato un anno, ma nulla è cambiato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA