Preso a Lisbona il killer del catamarano
De Cristofaro agli agenti: «Complimenti»

Pippo De Cristofaro e il delitto del catamarano
Pippo De Cristofaro e il delitto del catamarano
3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Maggio 2016, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 05:22

ANCONA - È stato catturato dopo oltre due anni di latitanza Filippo Antonio De Cristofaro, il killer del catamarano. I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e dello Sco, insieme ai corpi speciali della polizia portoghese, lo hanno fermato nei pressi di Lisbona, mentre viaggiava su un treno.



Pippo De Cristoforo deve scontare l'ergastolo per l'omicidio di Annarita Curina, 34enne skipper pesarese, commesso nell'estate dell'88 per appropriarsi del suo catamarano.
 

 


L'ex ballerino milanese era evaso due volte dal carcere. La prima dall'istituto di Opera, nel 2007, la seconda nell'aprile di due anni fa dal carcere di Porto Azzurro, sull'isola d'Elba, approfittando di un permesso premio di tre giorni concesso per Pasqua. L'omicidio avvenne con la complicità dell'amante olandese Diane Beyer, olandesina di 17 anni.

I due amanti diabolici avevano affittato il catamarano di Annarita Curina per una crociera, ma avevano pianificato  di impadronirsi dell'imbarcazione e veleggiare verso la Polinesia. Il 10 giugno 1988 la Beyer, che secondo i giudici fu istigata dall'amante, pugnalò Annarita Curina a un fianco, mentre Pippo la finì con il machete. Il corpo della Curina venne ripescato il 28 luglio 1988 al largo di Senigallia. I due amanti vennero arrestati in Nord Africa dopo un lungo inseguimento.

I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e dello Sco, insieme ai corpi speciali della polizia portoghese, hanno dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo all’esito di ininterrotte indagini durate due anni, supportate anche da intercettazioni telefoniche con tracciamento internazionale, nel corso delle quali le ricerche si erano estese all’ Ucraina e all’ Albania, paesi dove vantava conoscenze che ne potevano favorire la latitanza; nonchè alla Francia e all’Olanda.

Lo sviluppo delle indagini aveva poi fatto restringere le ricerche degli investigatori anconetani in Portogallo, dove De Cristofaro si era rifugiato in un anonimo villaggio a 30 km dalla capitale, Sintra, dove è stato catturato appena salito su un convoglio ferroviario diretto a Lisbona. Il latitante al momento dell’arresto aveva un passaporto una carta di identità ed una patente nautica italiane contraffatte ed intestate ad un nome di fantasia, Bertone Andrea, nonché 5.900 euro in contanti. Nonostante l’aspetto dimesso, è stato comunque riconosciuto dai poliziotti di Ancona in missione, con i quali si è complimentato. 

IL MINISTRO ALFANO
 «Un altro latitante in meno. Oggi un'altra importante operazione della Squadra Stato è stata portata a termine in Portogallo dalla Polizia di Stato di Ancona, con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, dei Nuclei Speciali della Polizia portoghese e il coordinamento di Eurojust». Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sull'arresto di Filippo Antonio De Cristofaro.

«Dopo una lunga e intensa attività investigativa, è stato assicurato alla giustizia il latitante Filippo Antonio De Cristofaro, già condannato all'ergastolo, per l'omicidio della skipper Annarita Curina. Questa operazione conferma ancora una volta che non si sfugge alla giustizia e che chi sbaglia deve pagare», conclude Alfano. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA