«Posso comprare il tacchino per il brodo?». Quando le scuse non reggono: in un mese 90mila euro di multe-Covid

Controlli della polizia
Controlli della polizia
4 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Dicembre 2020, 07:45

ANCONA - Sette super multe al giorno, 226 in un mese, per un corrispettivo di oltre 90mila euro. Tre esercizi commerciali sanzionati e 3 chiusi. È il bilancio dell’attività svolta dalle forze dell’ordine nella provincia tra il 1° novembre e il 2 dicembre: nel mirino i furbetti o i distratti del Covid. A rendere noti i dati, il prefetto Antonio D’Acunto che ieri ha riunito il Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica per effettuare un monitoraggio degli effetti delle misure di contenimento del virus, con particolare riguardo al problema degli assembramenti.

Al summit in videoconferenza con la prefettura hanno partecipato i sindaci di Jesi e Fabriano, l’assessore Stefano Foresi per il Comune di Ancona, l’assessore alla sicurezza di Osimo, il comandante della polizia municipale di Senigallia e i vertici delle forze di polizia. Il Comitato ha preso atto dell’impegno profuso nei servizi di prevenzione anti-Covid, svolti con l’ausilio delle polizie locali. Impegno che è testimoniato dai dati: 26.578 persone sono state identificate, di queste 226 sono state multate. Le forze dell’ordine nell’arco di 32 giorni hanno ispezionato 8.032 locali pubblii, sanzionandone 3 e chiudendone 3. 
Il prefetto D’Acunto, come aveva anticipato la scorsa settimana al Corriere Adriatico, ha disposto un’intensificazione dei servizi di controllo che, nei centri storici e nei principali luoghi di aggregazione, saranno svolti anche da personale a piedi. Ma un’attenzione particolare verrà riservata ai locali del porto che hanno riaperto da un paio di settimane al servizio dei viaggiatori e degli operatori dello scalo, su autorizzazione del Ministero: verranno vigilati affinché rispettino i protocolli di sicurezza e non si creino situazioni di assembramento. 
In un mese sono state punite, dunque, 226 persone per il mancato rispetto delle normative anti-Covid. Considerando una media di 400 euro a testa, fanno oltre 90mila euro potenziali, al netto di chi ha pagato in anticipo (sanzione ridotta a 280 euro) e di chi non lo farà perché magari presenterà ricorso. 
C’è chi è stato multato perché è uscito senza motivo di notte, durante il coprifuoco (come i due albanesi trovati a spasso dalla polizia in corso Carlo Alberto: «Siamo immuni e andiamo a prendere le sigarette», hanno risposto), chi perché ha superato i confini comunali, con la scusa di comprare una birra al market, dare uno strappo a un amico, prelevare al bancomat o andare a trovare la fidanzata. Per uscire di notte c’è chi ha addotto problemi di claustrofobia e chi ha portato il cane a spasso una volta all’ora.

Premio alla stupidità a due diciottenni pizzicati dalle volanti in corso Garibaldi senza mascherina: «Tanto il Covid ammazza gli anziani», hanno detto. Complimenti. 

«Mi scusi vigilessa, dovrei andare ad Arcevia a comprare il tacchino per il brodo di Natale dal mio contadino di fiducia, altrimenti non viene buono. Mi autorizza?». È la domanda che un’anziana senigalliese ha rivolto a un’ufficiale della polizia locale, disperata perché temeva che i cappelletti in brodo sarebbero venuti male. Ovviamente la risposta è stata negativa. Negli ultimi giorni sono state diverse le richieste, in cerca di una deroga, da parte di gente esasperata dalla zona arancione che limita gli spostamenti tra comuni. Molti per evitare di incappare in salate sanzioni chiedono aiuto e consiglio ai vigili urbani. Non si limitano infatti a chiamare in centrale ma li fermano per strada. Una signora ha chiesto il permesso per andare dalla figlia incinta lontana pochi chilometri, ma oltre il confine. Inoltre, siccome non guidava, voleva che il marito l’accompagnasse, coinvolgendo quindi nell’infrazione pure il consorte. Niente da fare. Tante le suppliche per andare a portare un fiore ad un proprio caro, come richiesto da un senigalliese che voleva andare al cimitero di Ostra. L’effetto “zona arancione non ti sopporto più” è scoppiato negli ultimi giorni ma se molti, accampando le motivazioni più varie, hanno chiesto prima proprio per evitare le multe, c’è chi invece ha azzardato salvo poi spiegare cosa l’aveva portato a compiere la violazione. Troppo tardi, perché una volta sorpreso fuori comune è scattata la sanzione. È il caso ad esempio di un giovane di Castelbellino sorpreso a Trecastelli dai carabinieri. Era andato a trovare la fidanzata che gli mancava. Non era invece sposato l’anconetano multato dalla polizia, sorpreso in centro storico a Senigallia con due amici. «Vado da mia moglie e loro mi accompagnano». Peccato però che non fosse sposato. A Montemarciano nei giorni scorsi una donna aveva varcato il confine con Monte San Vito per fare serata a casa di un’amica: si era ubriacata e al ritorno è finita fuori strada. Oltre alla maxi multa, è stata pure denunciata dai carabinieri per la guida in stato d’ebbrezza. C’è anche chi ha sfidato il divieto, sconfinando per andare a trovare i genitori, non resistendo alla loro lontananza soprattutto se anziani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA