Rebus dei buoni spesa: Falconara dà istruzioni, Ancona aspetta ancora

Valeria Mancinelli e Stefania Signorini
Valeria Mancinelli e Stefania Signorini
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 06:35

ANCONA  - Rebus buoni spesa: si va in ordine sparso tra i vari Comuni e, mentre l’amministrazione di Falconara ha già tracciato nel dettaglio il quadro dell’erogazione, quella dorica ci sta ancora lavorando. Almeno fino a ieri pomeriggio, da palazzo del Popolo facevano sapere che l’idea sarebbe quella di «orientarsi sull’emissione di buoni spesa», preferiti ai pacchi viveri, ma la delineazione della misura, da garantire con una copertura di 533.544 euro, è in fieri. Al vaglio, la platea dei beneficiari e le modalità di emissione dei buoni. 

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Dal canto suo, la sindaca falconarese Stefania Signorini, dopo aver convocato, lo scorso lunedì, una giunta straordinaria per accedere subito alle risorse assegnate dal governo - pari a 137.342 euro - ha stabilito che i contributi in buoni spesa andranno da 150 a 400 euro, in base ai componenti della famiglia, e saranno suddivisi tra i nuclei più in difficoltà, per permettere loro di acquistare generi alimentari e beni di prima necessità. Per accedere, si deve avere la residenza a Falconara e ogni famiglia non potrà avere più di 5mila euro di risparmi immediatamente disponibili. Le istruzioni per ottenere i buoni saranno pubblicate sul sito istituzionale (www.comune.falconara-marittima.an.it). Sullo stesso sito verrà pubblicato anche l’elenco dei negozi in cui sarà possibile utilizzare i buoni, stampati dal Comune con un taglio di 50 euro ciascuno. 

 

I beneficiari saranno i nuclei familiari monoreddito, derivante da lavoro dipendente il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno al reddito a zero ore, i nuclei che non siano titolari di alcun reddito e quelli monoreddito, derivante da attività autonoma il cui titolare dell’attività abbia richiesto trattamento di sostegno al reddito. Possono ottenere i contributi anche i nuclei familiari monoreddito derivante da lavoro dipendente il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno al reddito a ridotto orario di lavoro. Infine, possono presentare domanda coloro che sono in carico ai servizi sociali, anche beneficiari del reddito di cittadinanza. 

«Come Comuni - aggiunge la Signorini - ci aspettiamo ben altro. Occorrono stanziamenti che facciano fronte al crollo delle entrate». Una richiesta che arriva anche dal comune di Ancona e, intanto, la sindaca dorica Valeria Mancinelli, insieme ad altri amministratori e primi cittadini italiani di diversa appartenenza politica, ha sottoscritto la lettera dell’eurodeputato e leader di Azione, Carlo Calenda, nella quale si ricorda alla Germania «il dovere di solidarietà di un grande Paese, quando altri sono in difficoltà. Così come hanno fatto l’Italia e altri Stati nei confronti della Germania e del suo debito, alla fine della seconda guerra mondiale».

Un appello per un’apertura alla misura di emissione di Eurbond per far fronte alla crisi generata dal Coronavirus.

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