Camerano, le maestre umiliano un bambino: «Asso di bastone, bestia». I genitori registrano e denunciano

«Nostro figlio bullizzato e umiliato». Scuola nel mirino, i genitori denunciano. E la parole della mamma fanno tremare
«Nostro figlio bullizzato e umiliato». Scuola nel mirino, i genitori denunciano. E la parole della mamma fanno tremare
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Sabato 2 Dicembre 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 08:04

CAMERANO -  «Asso di bastone, ti butto dalla finestra, hai rovinato l’equilibrio della classe». Sarebbero i termini con cui una maestra della scuola primaria dell’I.C. di Camerano “Giovanni Paolo II” – Sirolo si sarebbe rivolta ad un bimbo. Peggio, nel corridoio, un’altra maestra sull’uscio della classe avrebbe detto: «vado a domare la bestia» facendosi sentire dalla nonna del piccolo, insegnante anche lei nel plesso. A denunciare la vicenda è stata la madre il 13 novembre scorso alla procura di Ancona con il supporto dell’avvocato romano Alessio Ciasco. 


L’incubo


Un ritorno nelle Marche da incubo per una giovane coppia dell’alto anconetano dopo quattro anni passati in Svizzera. «Ho notato subito in lui che qualcosa non andava - spiega la mamma -.

Non vedeva l’ora di avere degli amici ma non parlava dei suoi compagni». Chiedono un colloquio conoscitivo per un piano didattico personalizzato «ma gli insegnanti dicono che in quel momento non era il caso anche se nostro figlio, che parla l’italiano, era abituato a un tutt’altro sistema d’insegnamento in Svizzera tedesca».

Con il passare dei giorni, la situazione peggiora. «Dai suoi racconti sembrava che fosse sempre preso di mira ed umiliato». Si legge nella denuncia: «Gli atteggiamenti denigratori cominciarono ad essere gravi con l’intero corpo docente che lo additavano come elemento di disturbo, lo isolavano dalla classe con atteggiamenti prevaricatori lasciandolo da solo nel banco ed isolato dal resto della classe». Il rifiuto del piccolo di andare a scuola fa scattare la richiesta di un altro colloquio in presenza del vicepreside e delle maestre.

«Ma un’insegnante non si è presentata. Proprio quella che aveva qualificato “bestia” mio figlio e nella sua ora di docenza aveva scritto sulla lavagna tutto quello che faceva durante la lezione affermando che lo avrebbe mostrato il pomeriggio stesso a tutti durante la riunione per l’elezione del rappresentante di classe. Questa cosa - si legge sempre nella denuncia - lo ha sconvolto in quanto viene escluso, bullizzato dai compagni». 


L’escamotage


I genitori chiedono allora un terzo colloquio con la dirigente Milena Brandoni che si fa sostituire ma telefona alla coppia pochi giorni dopo per informare che aveva parlato con l’intero corpo docente. Per accertare le vessazioni, nascondono un registratore nello zainetto: «Mentre nostro figlio era in bagno abbiamo sentito una maestra aizzare i compagni invitandoli a non parlare con nostro figlio e a girarsi dall’altra parte come faceva lei stessa. Chiediamo con questa denuncia penale l’intervento dell’autorità giudiziaria». Sono pronti a chiedere i danni nel caso si instaurasse un processo. Ieri in programma un incontro con la preside. 

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