Boulevard di Ancona, calvario infinito. Piscina sul camminamento: la roulette russa dei pedoni

Boulevard di Ancona, calvario infinito. Piscina sul camminamento: la roulette russa dei pedoni
Boulevard di Ancona, calvario infinito. Piscina sul camminamento: la roulette russa dei pedoni
di Andrea Maccarone
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Giovedì 23 Novembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:25

ANCONA Più che un boulevard una gincana. Pavimentazione e tratti alternati, pozzanghere delle dimensioni di vere e proprie vasche che, sommate alla segnaletica del cantiere, costringono i pedoni a camminare addirittura sulla strada quando la pioggia riempie d’acqua gli avvallamenti del marciapiede da completare. Insomma, la passeggiata di via XXIX Settembre è senza pace. Un restyling stregato che parte da lontano, addirittura a dicembre 2020 che avrebbe dovuto riconsegnare la proménade affacciata sul porto immediatamente dopo l’estate. Ma un’impasse dietro l’altra ha protratto i lavori fino ad oggi. 


Le tempistiche 

Ora l’eredità del cantiere è passata nelle mani della nuova amministrazione comunale.

E l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, ha preso le redini della situazione provando a fissare la road map degli interventi facendo un po’ di luce sulle tempistiche. Per la pavimentazione mancante, nel tratto che va verso Porta Pia «la ditta mi ha promesso che l’intervento sarà portato a termine entro l’anno» riferisce Tombolini. Mentre sulle opere che proseguono in direzione Mandracchio «la deadline è fissata per fine marzo 2024» assicura l’assessore. Sempre che nel mezzo non si frappongano altra spiacevoli sorprese. Perché in entrambi i cantieri in essere sono sopraggiunti contrattempi che hanno costretto la ditta appaltatrice a riprendere, ancora una volta, i lavori appena svolti in quanto eseguiti con qualche errore di troppo. Infatti, dopo la verniciatura bluff alla balaustra, ritoccata per ben due volte, adesso è la pavimentazione ad aver avuto qualche problema.

Le correzioni 

«La parte che deve essere ancora completata (direzione Porta Pia, ndr) è rimasta indietro perché il massetto è venuto più alto di 2 centimetri - spiega l’assessore Tombolini - quindi lo andremo a riallineare con il cordolo. Faremo l’accompagno tra i due livelli e sistemeremo il problema». Mentre per quello che riguarda l’altro tratto del cantiere, che da Porta Pia si allunga in direzione Mandracchio «si sta andando avanti - assicura Tombolini -, si è cominciato a mettere i pilastrini e si sta facendo l’adeguamento strutturale con il cordolo in cemento armato per cui è servita una piccola variante che, comunque, rimane nel quadro tecnico -economico».

L’ipotesi 

Resta, però, da approfondire la questione sull’unica parte di pavimentazione completata: quella ai piedi della statua di Traiano. Anche lì, quando piove, nonostante il restyling ultimato la scorsa primavera, l’acqua non riesce a defluire verso la strada e si formano delle pericolose pozzanghere che rendono il fondo scivoloso. L’assessore Tombolini proprio ieri, ha voluto effettuare uno scrupoloso sopralluogo: «Purtroppo c’è poco da fare - ha constatato -. Se non ha pendenza verso un lato, è praticamente impossibile dargliela dopo. C’è da correggere la pendenza. Si potrebbe ipotizzare una raccolta laterale dell’acqua di ristagno per poi convogliarla e riprenderla sul lato a muro e poi a mare». Un’ipotesi, dunque. Ma è molto più probabile che quell’area della passeggiata resti in quelle condizioni. 

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