ANCONA Più che un boulevard una gincana. Pavimentazione e tratti alternati, pozzanghere delle dimensioni di vere e proprie vasche che, sommate alla segnaletica del cantiere, costringono i pedoni a camminare addirittura sulla strada quando la pioggia riempie d’acqua gli avvallamenti del marciapiede da completare. Insomma, la passeggiata di via XXIX Settembre è senza pace. Un restyling stregato che parte da lontano, addirittura a dicembre 2020 che avrebbe dovuto riconsegnare la proménade affacciata sul porto immediatamente dopo l’estate. Ma un’impasse dietro l’altra ha protratto i lavori fino ad oggi.
Le tempistiche
Ora l’eredità del cantiere è passata nelle mani della nuova amministrazione comunale.
Le correzioni
«La parte che deve essere ancora completata (direzione Porta Pia, ndr) è rimasta indietro perché il massetto è venuto più alto di 2 centimetri - spiega l’assessore Tombolini - quindi lo andremo a riallineare con il cordolo. Faremo l’accompagno tra i due livelli e sistemeremo il problema». Mentre per quello che riguarda l’altro tratto del cantiere, che da Porta Pia si allunga in direzione Mandracchio «si sta andando avanti - assicura Tombolini -, si è cominciato a mettere i pilastrini e si sta facendo l’adeguamento strutturale con il cordolo in cemento armato per cui è servita una piccola variante che, comunque, rimane nel quadro tecnico -economico».
L’ipotesi
Resta, però, da approfondire la questione sull’unica parte di pavimentazione completata: quella ai piedi della statua di Traiano. Anche lì, quando piove, nonostante il restyling ultimato la scorsa primavera, l’acqua non riesce a defluire verso la strada e si formano delle pericolose pozzanghere che rendono il fondo scivoloso. L’assessore Tombolini proprio ieri, ha voluto effettuare uno scrupoloso sopralluogo: «Purtroppo c’è poco da fare - ha constatato -. Se non ha pendenza verso un lato, è praticamente impossibile dargliela dopo. C’è da correggere la pendenza. Si potrebbe ipotizzare una raccolta laterale dell’acqua di ristagno per poi convogliarla e riprenderla sul lato a muro e poi a mare». Un’ipotesi, dunque. Ma è molto più probabile che quell’area della passeggiata resti in quelle condizioni.