Bocciatura del ministero a Loreto
resta fuori dalla lista per l’Unesco

Bocciatura del ministero a Loreto resta fuori dalla lista per l’Unesco
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Domenica 2 Giugno 2019, 07:55
LORETO - Il ministero dei Beni culturali dice no alla candidatura di Loreto nella lista da proporre all’Unesco per essere inserita nel Patrimonio mondiale. La vicenda finirà in consiglio comunale, con una interrogazione firmata da Gianluca Castagnani e Cristina Castellani di Loreto Libera che ritengono la bocciatura uno «smacco troppo grande per finire in sordina, come qualcuno forse vorrebbe». Fu proprio Castagnani due anni fa a rivelare che Delegazione Pontificia e Regione avevano approvato una convenzione nell’ottobre 2012 per finanziare uno studio necessario a richiedere l’inserimento del Santuario di Loreto nella lista propositiva che l’Italia annualmente manda all’Unesco.

 
 
In realtà già nel 2010 Loreto avanzò senza successo la propria candidatura, così l’iter viene riavviato due anni dopo ma si concretizza solo nel 2017, quando a gennaio la Delegazione Pontificia invia la documentazione necessaria alla Regione, con successiva integrazione ad aprile, per convincere il Mibact a inserire il Santuario Mariano nella lista propositiva da inviare all’Unesco, nella quale l’Italia può indicare ogni anno solo una candidatura. La giunta di Luca Ceriscioli approva la proposta di candidatura a febbraio 2017 condividendone l’obiettivo. E il 27 aprile successivo viene inviata alla commissione nazionale per l’Unesco e al Mibact la candidatura del complesso del Santuario di Loreto nella lista del Patrimonio mondiale ritenendo che sia «un insieme di capolavori del genio umano che costituisce un riferimento fondamentale per la storia dell’architettura e dell’arte in Europa e nel Mondo» si legge nella missiva firmata dal Delegato Pontificio monsignor Giovanni Tonucci, dall’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni e dal sindaco di Loreto Paolo Niccoletti.

Ma qualcosa non va nel verso giusto e, come nel 2010, da Roma arriva la doccia fredda. Ad agosto 2017 il ministero risponde ricordando come «un’analoga proposta era stata già sottoposta nel 2010 e che a suo tempo mancarono gli elementi sufficienti per la presentazione della proposta stessa». La direttrice di servizio del Mibact, Luisa Montevecchi, dopo questa premessa, spiega che «l’analisi complessiva deve essere condotta sulla base dei valori che si vogliono presentare, e non è sufficiente che si conduca per differenza rispetto a quanto già presente nella lista, bensì dovrà dare conto in primis della loro eccezionalità rispetto a beni simili, che esprimono valori analoghi». Insomma «non appaiono sussistere le condizioni per considerare positivamente la proposta ai fini di un inserimento nella lista propositiva italiana» perché per il ministero nella proposta c’è una «insufficiente espressione delle specifiche giustificazioni dei criteri rispetto ai quali si chiede il riconoscimento e le affermazioni ricondotte non appaiono sufficientemente circostanziate né avvalorate da una letteratura internazionale che li supporti in maniera inequivocabile». 

Loreto Libera nell’interrogazione consiliare chiede perché dall’agosto 2017 non è stato comunicato l’esito dell’istruttoria, perché si sono ricommessi gli errori del primo tentativo del 2010, se il sindaco fosse a conoscenza del contenuto del dossier e semmai si fosse interfacciato con la Regione sollecitando integrazioni. «L’iscrizione di un sito nel patrimonio mondiale Unesco è catalizzante, rafforzando anche le attività turistiche sul sito. L’approvazione - affermano Castagnani e Castellani - avrebbe portato una rivitalizzazione dell’afflusso turistico in una città come Loreto che negli ultimi anni soffre per un calo di presenze».
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