Solo in 30 a scuola, la Conero boicottata dopo la quarantena. L'assessore: «Per salvare le vacanze? Poco comprensibile»

Solo in 30 a scuola, la Conero boicottata dopo la quarantena. L'assessore: «Per salvare le vacanze? Poco comprensibile»
Solo in 30 a scuola, la Conero boicottata dopo la quarantena. L'assessore: «Per salvare le vacanze? Poco comprensibile»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 07:10

ANCONA - Aule ancora deserte alla scuola elementare Conero. Va in scena il secondo giorno di boicottaggio delle lezioni in presenza. Lunedì la scuola ha aperto per un solo studente. Ieri per circa una trentina. Comunque pochi rispetto a quelli che, non colpiti dalla misura della quarantena, potrebbero regolarmente tornare a scuola. Motivo? I genitori non si fidano. La paura dei contagi in vista del Natale porta ad un eccesso di cautela che costringe la dirigente ad attivare la Dad per tutto il plesso.

La scintilla è stata la positività di tre studenti e di un’insegnante, per cui è stata predisposta la quarantena di 6 classi su 9.

Nel giro di qualche ora è partita la messaggeria nelle chat whatsapp dei genitori. C’è stato un confronto con la dirigente scolastica e la decisione di chiudere la scuola per due giorni la scorsa settimana. 

Il caso 

Ma lunedì, al rientro, si è presentata una sola bambina. «E’ comprensibile il timore dei genitori - dice l’assessore alla pubblica istruzione Tiziana Borini - un po’ meno se fosse vincolato al voler salvare le vacanze di Natale». Anche perché ad inizio anno si è fatto tanto per garantire la didattica in presenza quale priorità assoluta per gli studenti. Addirittura l’inverno scorso si andava in classe anche in zona rossa, pur di garantire una pseudonormalità. Mentre adesso con 4 casi di positività in tutto l’istituto resta a casa quasi la totalità degli studenti. E senza un motivo reale che giustifichi l’attivazione della dad anche per le classi senza contagi. Insomma, un caso veramente eccezionale mai verificatosi prima. E che rischia di creare un precedente che potrebbe mettere in crisi la normale prosecuzione delle lezioni anche in altre scuole della città. 

Il monito

Un atteggiamento che lascia sconcertata l’assessore Borini che ribadisce quanto «amministrazione e genitori si siano battuti per evitare la dad perché i bambini hanno bisogno, quanto più possibile, di restare a scuola. Ciò che sta accadendo è piuttosto preoccupante». Se poi ad incidere sulla scelta sarebbero le vacanze di Natale in arrivo «allora è un po’ meno comprensibile - ribadisce l’assessore - capisco i timori, ma se la scuola è aperta i bambini devono andare. Tanto più che fino a qualche tempo fa erano proprio i genitori ad evidenziare tutte le criticità della didattica a distanza». 
Il quadro generale dei contagi è tutto sommato sotto controllo. Il report degli istituti comprensivi indica: due classi in quarantena all’istituto Ancona Nord, due più due mezze classi alle Grazie-Tavernelle e 8 allo Scocchera. Zero in tutti gli altri. Mentre negli istituti superiori al momento si registrano 5 classi in quarantena al Savoia-Benincasa per un caso di positività in ciascuna classe. «Al momento il nostro istituto di Ancona è in presenza al 100% - riferisce Francesco Maria Orsolini, preside del liceo artistico Mannucci - mentre nella sede di Fabriano abbiamo due classi in quarantena». Quindi l’andamento dei contagi è ancora su un livello di sopportabilità, mentre il carico di incombenze sulle spalle dei dirigenti scolastici ha superato il limite già da tempo.

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