ANCONA - Riapre la elementare Conero dopo la chiusura per quarantena di 6 classi su 9. Ma i genitori boicottano il ritorno tra i banchi. Una sola bambina si presenta alle lezioni. Un caso più unico che raro, mai accaduto prima d’ora. E che ha spiazzato la dirigente Maria Costanza Petrini. La settimana scorsa era stata predisposta la quarantena per sei classi a causa di tre casi di positività tra gli studenti e un’insegnante che era entrata a contatto con i vari gruppi classe. La paura di un possibile focolaio aveva messo in apprensione i genitori delle classi superstiti.
E’ bastato un giro di telefonate per far emergere la loro contrarietà a mandare a scuola i figli, nonostante non fossero stati raggiunti dal provvedimento della quarantena.
La sorpresa
Ma con enorme stupore, al suono della campanella, la preside ieri non ha visto arrivare nessuno. Neanche i professori, tutti in quarantena. Una sola bambina è stata regolarmente accompagnata a scuola dai genitori. E non è stato neanche semplice trovare una supplente che potesse farle lezione. Al momento, è stata attivata la dad per tutti. «Quello che passa è un messaggio di diffidenza» commenta preoccupata l’assessore comunale alla pubblica istruzione Tiziana Borini. E come darle torto. Perché se lo stesso atteggiamento venisse accolto anche dai genitori delle altre scuole della città, addio lezioni in presenza. «Se la scuola è aperta si deve andare - prosegue l’assessore - una cosa del genere non era mai successa».
Tra l’altro, la didattica a distanza è un’alternativa prevista dal protocollo normativo anticovid solo in caso di quarantena o di lockdown. Non lo è, invece, per tutte le altre casistiche che non rientrano nell’alveo della prevenzione sanitaria. Dunque il caso della elementare Conero rischia di creare un precedente pericoloso e di diffondere un clima di diffidenza verso le autorità cittadine che regolano il sistema scolastico. Oggi dovrebbero comunque rientrare gli alunni che non sono in quarantena. «Tutto sommato il quadro generale non è neanche così allarmante» tranquillizza l’assessore. Il livello di attenzione è sempre elevato. Ma la situazione non è troppo preoccupante. Ieri mattina l’assessore Borini ha risposto in consiglio comunale a un’interrogazione del consigliere Daniele Berardinelli in cui chiedeva conto dello stato delle quarantene.
La situazione
«Due classi all’istituto Ancona Nord - ha risposto l’assessore - due più due mezze classi alle Grazie-Tavernelle e 8 allo Scocchera». Zero in tutti gli altri istituti comprensivi. Un dato che potrebbe, se non altro, rasserenare. E invece c’è chi si fa prendere dall’eccessiva preoccupazione rischiando di creare una psicosi con tanto di effetto a catena. «La dad si giustifica solo quando la scuola è chiusa - sottolinea l’assessore - altrimenti no». Ma se poi mancano anche gli insegnanti, diventa ancora più problematico gestire gli alunni.