Ancona, una vita a salvare cuori birichini: Torrette sceglie “dottor Sandokan” per Cardiologia pediatrica

Ancona, una vita a salvare cuori birichini: Torrette sceglie il dottor Filippelli
​Ancona, una vita a salvare cuori birichini: Torrette sceglie il dottor Filippelli
di Stefano Rispoli
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Marzo 2024, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:40

ANCONA Adora i bambini. I suoi - ne ha quattro, grandicelli per la verità - e quelli a cui ogni giorno cerca di regalare una vita migliore. I piccoli pazienti lo chiamano “dottor Sandokan” per via dei capelli lunghi e della barba nera. Non arriva dalla Malesia, ma dalla Capitale, dove dal 2009 è uno dei 9 cardiochirurghi dell’équipe del Dipartimento di Cardiologia pediatrica. Pardon: è stato. Perché ora per Sergio Filippelli, 49 anni, originario di Vigevano, si apre un nuovo capitolo professionale: è lui il nuovo primario della Sod di Cardiochirurgia e Cardiologia pediatrica e congenita di Torrette


La scelta

La scelta è stata formalizzata ieri dalla commissione allestita dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche.

Il curriculum e le esperienze vantate dal dottor Filippelli hanno rivestito un ruolo determinante nella gerarchia delle preferenze rispetto agli altri due candidati, il dottor Gabriele Scalzo (in forza al Policlinico di Bari) e il dottor Nicola Uricchio, in servizio al Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

In verità alla prima selezione aveva partecipato un solo candidato, il dottor Scalzo, l’unico ad essersi fatto avanti alla scadenza del 5 ottobre scorso. Così la Direzione di Torrette aveva deciso di riaprire il bando per «ampliare la platea dei partecipanti e consentire una valutazione comparativa dei candidati», allo scopo di individuare il profilo migliore. Dopo cinque mesi, ecco la fumata bianca: Filippelli è il nuovo direttore della Cardiochirurgia pediatrica di Torrette e l’incarico quinquennale verrà formalizzato nei prossimi giorni. 

L’eredità

Il medico lombardo raccoglierà un’eredità pesantissima, lasciata dal dottor Marco Pozzi, andato in pensione nel marzo scorso dopo 15 anni di onorata carriera all’ospedale regionale, dove ha dato vita al reparto dedicato alla cura dei cuori birichini e lo ha reso un punto di riferimento per il centro Italia. Anche per questo il suo pensionamento ha creato allarme tra i genitori dei piccoli pazienti e le associazioni che li seguono. Ora, la svolta. 

Il curriculum

Il curriculum di Filippelli tranquillizzerà tutti. Coinvolto in una media di 300 interventi l’anno nell’équipe del Bambino Gesù, si è specializzato in missioni umanitarie internazionali, dal Ciad al Kurdistan, dal Burkina Faso allo Yemen, fino alla Giordania, dove ha assistito i bimbi siriani ospitati nel campo profughi Al Zaatari. «Adoro i bambini, ho sempre saputo di voler fare il pediatra - ama raccontare -. Al liceo, dopo aver studiato il cuore, capii che mi sarei occupato di bambini cardiopatici. E al secondo giorno di università, ho deciso che avrei fatto il cardiochirurgo». Una vocazione, prima ancora che una professione. Ancona, le Marche, lo aspettano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA