Lo sport "sfratta" i vaccini: niente palas, la profilassi per gli over 80 si farà in un pallone da calcetto

Il pallone dove si svolgeranno le vaccinazioni
Il pallone dove si svolgeranno le vaccinazioni
di Stefano Rispoli
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 07:00

ANCONA - Niente Palaindoor (ci sono i campionati di atletica), né Palarossini, occupato dal basket (Luciana Mosconi), dagli assoluti di ginnastica artistica e pure dal taekwondo. La vaccinazione di massa, che scatterà in tutta la regione il 20 febbraio con una prima fase dedicata agli over 80, si svolgerà al campo sportivo Paolinelli di via Schiavoni alla Baraccola, adiacente alla sede della Figc, all’interno della tensostruttura dedicata al calcetto, dalle ore 8 alle 20. Si procederà al ritmo di 480 persone al giorno spalmate su 10 postazioni, in modo da coprire una popolazione di oltre 10mila over 80 residenti nel distretto 7 dell’Area Vasta 2, dalla Valmusone alla Riviera, fino a Falconara.  

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La decisione è stata presa dal Comune, rimasto spiazzato quando, due giorni fa, la Regione aveva indicato come sede il Palarossini. «Impossibile, ci sono delle barriere architettoniche che avrebbero creato un ostacolo ad anziani e disabili», spiega l’assessore Stefano Foresi. Il consorzio “Ancona per lo Sport”, peraltro, aveva dato disponibilità all’utilizzo della sola palestra lato stadio, ma la presenza della doppia scalinata d’accesso è parsa subito un problema. Così, il Comune si è indirizzato verso una seconda opzione, rappresentata appunto dal pallone del Paolinelli, dove ieri Foresi ha partecipato ad un sopralluogo insieme ai vertici dell’Asur che ha dato esito positivo. 
Si partirà il 20 febbraio con la somministrazione dei vaccini Pfizer-BionTech e Moderna alla popolazione ultraottantenne non ospitata in residenze per anziani.

La prima fase durerà 21 giorni, fino al 12 marzo. Dopodiché scatteranno i richiami, fino al 4 aprile.

Da domani alle ore 14 sarà possibile prenotare il proprio turno al numero verde 800.00.99.66 o al sito http://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it con una procedura centralizzata a livello nazionale. Il cambio in corsa comporterà un super lavoro per il Comune. Dopo il bagaglio di esperienza e know-how acquisito durante gli screening di massa svolti a dicembre al Palaindoor, infatti, è tutto da rifare, non solo sul piano logistico, dal momento che la struttura della Montagnola non può essere utilizzata per non intralciare il calendario dell’atletica. Lo sport che sfratta i vaccini, mentre l’ospedale di Torrette esplode e nelle Rsa scoppiano i focolai.

Ma in compenso il Comune è riuscito a trovare subito una soluzione alternativa al Paolinelli, sulla cui bontà Foresi assicura: «La tensostruttura è ampia, c’è un campo scoperto, spogliatoi a disposizione, parcheggi, una gradinata e un tunnel per ripararsi dal maltempo. E poi la struttura è baricentrica, dunque adatta anche a chi arriverà dall’hinterland». 


Sì perché, almeno in questa prima fase, il capoluogo sarà punto di riferimento per i vaccini per l’intero distretto 7, dunque anche per la Valmusone e la Riviera, anche se in un secondo momento potrebbe tornare in gioco Osimo con il Palabaldinelli, quando la vaccinazione assumerà dimensioni più ampie. Per ora, la Regione ha individuato 4 hotspot nella provincia. Anche Fabriano ha dovuto rivedere i piani per non ostacolare il basket professionistico: niente Palaguerrieri, le iniezioni si faranno nella vicina palestra della scuola Aldo Moro. Cambio in corsa pure a Jesi: la profilassi non si svolgerà al Palatriccoli, ma al Bocciodromo di via La Malfa dalle 8,30 alle 13,30. A Senigallia, invece, confermato il palas di via Capanna, dove si è già svolto lo screening di massa.

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