I giovani di Ancona stanno con Marini: «Tommy hai ragione, questa città va cambiata»

I giovani di Ancona stanno con Marini: «Tommy hai ragione, mancano locali e servizi»
I giovani di Ancona stanno con Marini: «Tommy hai ragione, mancano locali e servizi»
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 8 Settembre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 15:25

ANCONA - «Grande Tommy, bravissimo. Ancona dorme e sta morendo. Al di là della Festa del Mare, ci vorrebbe molto di più per i giovani, soprattutto la sera». Un’onda social di consenso e approvazione ha travolto Tommaso Marini, il campione di scherma anconetano che, nell’intervista rilasciata al Corriere Adriatico, ha denunciato la carenza di iniziative e opportunità di svago per i giovani del capoluogo (e i pochi servizi sulle spiagge cult). Un punto di vista in cui si sono ritrovati in molti, consapevoli di come ad Ancona ormai resti una sola discoteca - tra l’altro, relegata alla Baraccola - e i locali più trendy si contino sulle dita di due mani.


I commenti 


«Verissimo, ben detto», e ancora: «Una città tanto bella quanto vuota».

Questi sono soltanto alcuni dei commenti lasciati dal popolo del web all’intervista dello schermitore. C’è pure chi ironizza, forse per smorzare la drammaticità del tema: «È che ad Ancona bisognerebbe nascere di mezza età». Ma anche chi giovane non lo è più ormai da tempo resta solidale con la denuncia dell’oro mondiale. «Sono pensionato ma la penso esattamente come lui. Bisogna fare cento chilometri per trovare qualcosa di divertente. Eppure siamo pieni di capannoni vuoti che potrebbero rinascere» è la riflessione che un anziano affida ai social. «Ho trascorso vent’anni ad Ancona e sei a Civitanova. Che dire? Civitanova sembra Miami in confronto» è un altro dei messaggi apparsi in rete, stavolta dal sapore tragicomico. 


I consensi 


A pensarla come Tommaso, però, sono anche i giovani vip di Ancona. «È vero, tante volte per andare in discoteca siamo costretti a prendere l’autostrada. L’ultima volta addirittura il treno, con tutti i rischi del post-serata» racconta Nicole Messina, ex studente del liceo Savoia Benincasa e nominata Alfiere della Repubblica da Sergio Mattarella. «I miei amici, per divertirsi, sono costretti ad organizzare weekend fuori ogni due per tre» le fa eco un altro campione, il velocista Simone Barontini.

«Sono d’accordo con Tommaso. Ancona è carente di iniziative in grado di permettere ai giovani di divertirsi senza prendere la macchina ed andare magari a Civitanova o in altre località» è l’ulteriore assist allo schermitore che arriva dalla campionessa velista Claudia Rossi. Che poi si rivolge indirettamente all’amministrazione: «Questo è un problema che va assolutamente affrontato perché questa città offre poche opportunità per divertirsi ai giovani che vi risiedono, sopratutto d’estate».

«In città io conosco solo due punti di ritrovo che non sono mai pieni. Ci andiamo perché siamo disperati» racconta sorridendo l’alfiere Messina, che studia a Milano e spiega: «Abbiamo smesso di venire ad Ancona perché non ci sono più persone della nostra età». Una sorta di effetto domino, verrebbe da dire. Come falene con la luce, i giovani cercano posti dove stare con i loro coetanei. E se mancano, non ci pensano due volte a volare via verso altri lidi. «Ancona sta diventando una casa di riposo» ha scritto polemicamente qualcuno rispondendo a Marini. Una metafora forte, magari estrema. Ma è davvero così lontana dalla realtà?
 

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