Scooter in buca sull’asfalto disastrato
L’asse è una trappola, ingegnere ferito

Scooter in buca sull’asfalto disastrato L’asse è una trappola, ingegnere ferito
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Martedì 24 Aprile 2018, 06:05
ANCONA  - L’asfalto disastrato manda all’ospedale un altro centauro. Stavolta è toccato a un ingegnere dell’Asur finire tra le grinfie delle strade-groviera. Teatro dell’incidente, avvenuto ieri mattina attorno alle 11,30, l’asse nord-sud. L’uomo di circa 55 anni stava viaggiando in direzione Baraccola in sella al suo Suzuki Burgman quando all’improvviso ha perso il controllo ed è caduto rovinosamente a terra, dopo aver agganciato con una ruota il cordolo dell’isola spartitraffico. Un volo choc di una quindicina di metri, nel quale ha rischiato di essere falciato dalle auto in transito. 

Nel violento impatto ha riportato una sospetta frattura al braccio, ma è rimasto sempre vigile, anche se dolorante e scosso per l’accaduto. È stato soccorso da un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano, che era di passaggio in zona, una pattuglia della polizia municipale ha provveduto ad eseguire i rilievi. Lo schianto è avvenuto alla fine dell’Asse, nella rampa che conduce in via Primo Maggio, proprio di fronte al Comando della Guardia di Finanza. Lo sfortunato ingegnere avrebbe perso il controllo del suo scooter per colpa delle buche e dei segni presenti sull’asfalto deteriorato, le cui condizioni sono drasticamente peggiorate dopo le abbondanti nevicate di febbraio. Non c’è pace per l’asse. Dopo i lavori per il rifacimento di una sessantina di giunti, cominciati nel 2015 e andati avanti a singhiozzo per oltre un anno, e quelli eseguiti nella galleria di Brecce Bianche dopo la pioggia di calcinacci piovuta sui passanti nel giugno scorso, a settembre il Comune ha provveduto alla manutenzione straordinaria di alcuni tratti più ammalorati della bretella, in particolare quello compreso tra la galleria sotto il ristorante Baldì e il secondo tunnel di Brecce Bianche. A parte il fatto che l’asfalto in alcuni punti della carreggiata verso il centro presenta già avvallamenti e dislivelli vari, il vero problema è rappresentato dalle rampe in entrata e in uscita dall’Asse: ce ne sono alcune ridotte in condizioni pietose, un pericolo pubblico soprattutto per le due ruote. 

Provare per credere. Via Bersaglieri d’Italia merita il podio: è la strada di collegamento tra l’uscita per l’Università e via Ranieri. Eppure alla cerimonia d’intitolazione, avvenuta nell’agosto 2016 alla presenza dell’Associazione nazionale Bersaglieri, era in buone condizioni. In un anno e mezzo si è trasformata in un tratturo. Buche grosse come voragini si sono aperte anche nelle rampe di Brecce Bianche e Tavernelle e non è certo liscio come un biliardo il tratto conclusivo dell’Asse, dove ieri è caduto lo scooterista. Pochi giorni fa era successa la stessa disavventura a un 25enne volato dalla sua moto a causa di una profonda buca in via Mattei: non si era fatto male, ma ha sollecitato l’intervento dei vigili perché determinato a chiedere i danni al Comune. 
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