ANCONA - Piazza Malatesta, vicolo San Marco, la pineta del Passetto e i giardinetti di via Scosciacavalli. La mappa del rischio si concentra in un quadrilatero da brividi, dove gruppi di giovani seminano danni e paura, alimentando la rabbia dei residenti. I quattro luoghi di ritrovo dei baby bulli sono entrati nel mirino del nuovo prefetto Darco Pellos che ha annunciato una lotta serrata contro il fenomeno della violenza giovanile.
Nell’incontro con il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore Stefano Foresi, infatti, il tema della sicurezza è stato collocato al primo posto nella piramide delle priorità. «Subito un piano anti-bulli», ha sollecitato il prefetto, intenzionato a conoscere «la dimensione del fenomeno» e individuare «gli strumenti più adatti per fronteggiare la situazione».
Basta interpellare i residenti delle zone incriminate per rendersi conto del pericolo che va dal rischio contagio, per la presenza di decine di giovani assembrati e senza mascherina, ai danneggiamenti provocati dai vandali, fino alle risse, agli episodi di bullismo e alle minacce rivolte a chi implora ai giovani di fare più piano, soprattutto la sera. Al Comune e alle forze di polizia arrivano segnalazioni quotidiane.
«L’altra sera mi sono affacciato per chiedere a un gruppo di ragazzi di parlare più piano: uno di loro mi ha minacciato e insultato, non ne possiamo più», racconta un pensionato malato di cuore che vive in vicolo San Marco.
Un po’ come avviene in piazza Malatesta, più volte teatro di risse furibonde tra gruppi di adolescenti che si danno appuntamento sui social per affrontarsi, a mani nude o armati di bottiglie e coltelli, proprio come è accaduto lo scorso inverno tra piazza Cavour e piazza Roma, dove bande rivali sono arrivate a sfidarsi durante lo struscio del sabato pomeriggio: un 15enne maceratese, che si era presentato con un coltello lungo 31 centimetri, era stato denunciato dai carabinieri. Alcol e droga sono una consuetudine in via Scosciacavalli, dove i piccoli cortili nascosti nella penombra offrono un riparo intrigante per i giovani in cerca di sballo. I residenti sono esausti, chiedono continuamente aiuto e hanno paura di minacce e ritorsioni. Ma con l’arrivo dell’estate senza restrizioni tornerà nel radar delle forze dell’ordine anche la pineta del Passetto per gli assembramenti, ma anche per ripetuti episodi di vandalismo e danneggiamenti.