Rimane senza soldi e cibo per le figlie: mamma salvata dagli angeli in divisa ad Ancona

Rimane senza soldi e cibo per le figlie: mamma salvata dagli angeli in divisa
Rimane senza soldi e cibo per le figlie: mamma salvata dagli angeli in divisa
di Talita Frezzi
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Sabato 6 Aprile 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 16:27

ANCONA Era arrivata in Italia insieme al marito, poi quando lui se n’è andato di casa, per la moglie e le due figlie piccole sono iniziati i guai. Niente soldi con cui pagare le bollette, tanto che le utenze domestiche sono state staccate per morosità. Niente soldi per comprare da mangiare. Ma soprattutto, una grave difficoltà linguistica che impediva a una 29enne originaria del Bangladesh, mamma di due creature di 3 e 4 anni, di chiedere aiuto.

La generosità

Ma è stata salvata, è il caso di dirlo, dalla generosità di due angeli in divisa che hanno superato tutti gli ostacoli riuscendo a confortarla e affidarla ai servizi sociali del Comune.

E’ una storia commovente quella della mamma 29enne, residente in un piccolo appartamento vicino alla stazione ferroviaria, rimasta sola con le sue bimbe. Non riusciva a provvedere alle loro necessità, ha resistito finché ha potuto, poi i morsi della fame e la paura per le sue bambine hanno avuto il sopravvento ed è scoppiata in un pianto disperato. In quei singhiozzi, ha chiamato il 112 riuscendo solo a far capire all’operatore della centrale che aveva bisogno di aiuto e dove si trovava. E’ successo il 29 marzo, prima di Pasqua. I carabinieri della Stazione Poggio a sono prontamente intervenuti andando oltre il loro ruolo istituzionale, ma anzi mostrando il vero volto di tanti uomini e donne dell’Arma dei, quello pronto a tendere la mano a chi ha bisogno.

«I due militari intervenuti, il vice brigadiere Cosimo Candita e il carabiniere Leonardo Rapetti sono entrambi padri – ci spiega il comandante del Norm della Compagnia di Ancona capitano Nicola Caterino – quindi la situazione, per la sua gravità, li ha colpiti profondamente. La prima difficoltà, quella linguistica: lei non parlava né italiano né inglese, quindi i militari si sono arrangiati con un traduttore online e dopo aver compreso la situazione, le hanno dato del denaro per assicurare loro un pasto adeguato per l’intera giornata, poi hanno interessato i servizi sociali del Comune per gli adempimenti del caso».

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