ANCONA - Alla vista dei carabinieri, si è calato dalla finestra aggrappandosi alle impalcature, poi è scappato a piedi. È stato rincorso fino in un vicolo cieco di via Podgora dove, sentendosi in trappola, ha tentato di mimetizzarsi sotto un’auto. Tutto inutile: sono arrivati i rinforzi e alla fine il ragazzino terribile è stato bloccato, nonostante abbia spintonato e insultato i militari.
Il blitz
Ora si trova nel carcere minorile di Bologna il 15enne d’origine africana che il 9 aprile scorso - era un sabato sera - aggredì e rapinò un coetaneo nel parcheggio del Mc Donald’s di Torrette: secondo gli accertamenti dei carabinieri, lo strattonò e lo spinse contro un’auto per strappargli la catenina d’oro che indossava, poi scappò a piedi.
Dopo la rapina a Torrette, reato per il quale è stato condannato a un anno e 3 mesi, il giudice del tribunale dei minorenni aveva deciso di offrire una seconda opportunità al giovane studente, accordando la richiesta del suo avvocato, Andrea Nobili, della messa alla prova, forma di probation giudiziale che consiste nella sospensione del procedimento penale in cambio dello svolgimento di un programma di recupero e volontariato. Ma il 15enne non ha colto l’occasione per correggersi e, anzi, ha continuato a mostrarsi ribelle, allontanandosi per due volte senza permesso dalla comunità a cui era stato affidato. Così, il gip del tribunale dei minori a inizio gennaio non ha avuto altra scelta che revocare la messa alla prova e convertirla nella custodia cautelare in un istituto penale minorile. Quando i carabinieri, lunedì mattina, sono andati a prenderlo per trasferirlo a Bologna, nella comunità in questione non c’era.
La fuga
Hanno ipotizzato che fosse andato a dormire dalla madre e in effetti era proprio così. Fiutando l’arrivo dei militari, il ragazzino è scappato dalla finestra della sua camera e, scendendo da un’impalcatura, si è dato alla fuga a piedi. I carabinieri non l’hanno mai perso d’occhio, fino a quando non sono arrivati in via Podgora, dove il giovane, nel tentativo di dribblare la cattura, si era rifugiato sotto un’auto in sosta. Il nascondiglio, però, non ha funzionato: il 15enne ha provato a ribellarsi, tra spintoni e insulti, e ora rischia di dover rispondere anche di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.