ANCONA - Meno uno al G-Day, il gran giorno in cui per andare al lavoro, nel settore pubblico e privato, sarà obbligatorio presentare il Green pass. Mentre enti, uffici e aziende si preparano al debutto di domani, la Prefettura è pronta a mettere in campo una task force per controllare non solo il rispetto delle normative in ogni ambiente di lavoro, ma anche l’ordine pubblico: si temono effetti emulativi dei tafferugli scoppiati nel weekend scorso a Roma, anche se, puntualizza il prefetto Darco Pellos, «quella anconetana è una provincia seria, civile e di elevata qualità. Tuttavia - argomenta - ci interessa che non si verifichino turbative di nessun tipo e i controlli che metteremo in campo saranno finalizzato proprio ad evitare disordini».
Controlli che riguarderanno in primis il palazzo della Prefettura, dove per domattina è annunciata una manifestazione contro il Green pass (a cui farà seguito, sabato, un doppio sit-in in centro), mentre da domani fino al 20 ottobre è previsto lo sciopero generale per il settore pubblico e privato indetto dalla Fisi, la Federazione italiana sindacati interregionali. Anche di questo si è discusso nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto ieri in Prefettura, a cui hanno partecipato rappresentanti delle forze di polizia, del Comune, della Provincia, degli Ospedali Riuniti e dell’Autorità portuale. Fari puntati sul porto, dove è stato potenziato il check point tamponi per viaggiatori e lavoratori, ma anche su tutti i luoghi sensibili, a partire dalle sedi dei sindacati, che verranno presidiate con attenzione.
«L’Autorità portuale ha svolto un lavoro egregio in tema di sicurezza e applicazione delle normative anti-Covid», sottolinea il prefetto. L’attività di vigilanza, spiega, «sarà intensa, anche in riferimento ai fatti accaduti a Roma e nel resto del territorio nazionale».
La macchina organizzativa è in fermento, in attesa dell’esame di domani. Il banco di prova riguarderà anche la Questura dorica dove, spiega Alessandro Bufarini, segretario provinciale del Siulp, «un 10-15% di poliziotti non si sono vaccinati, anche se non abbiamo dati precisi. Siamo preoccupati per la continuità del servizio offerto al cittadino, soprattutto per quello su strada». Le linee guida del Ministero sono arrivare ieri. «Ora attendiamo che il questore informi le organizzazioni sindacali sulle modalità dei controlli -continua il segretario del Siulp -. La speranza è che vengano recepiti alcuni nostri suggerimenti, come il coinvolgimento del nostro Ufficio sanitario per allestire un punto tamponi all’interno della Questura, in modo da snellire le procedure. Il declassamento della Questura di Ancona, avvenuto due anni fa, ha portato una riduzione di risorse, come personale e mezzi, a cui non si possono aggiungere altre carenze in un momento storico in cui le esigenze di ordine pubblico sono aumentate in modo esponenziale».