L’opposizione in trincea spara a zero sulla Giunta di Ancona: «Nove mesi di fallimenti». Duro affondo della minoranza, bocciato su tutti i fronti il governo Silvetti

Pesaresi a raffica: «Il sindaco alle corde, solo divisioni dentro la squadra»

L’opposizione in trincea spara a zero sulla Giunta di Ancona: «Nove mesi di fallimenti». Duro affondo della minoranza, bocciato su tutti i fronti il governo Silvetti
L’opposizione in trincea spara a zero sulla Giunta di Ancona: «Nove mesi di fallimenti». Duro affondo della minoranza, bocciato su tutti i fronti il governo Silvetti
di Andrea Maccarone
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Venerdì 1 Marzo 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:50

ANCONA - La minoranza entra ufficialmente in trincea. Calza l’elmetto, carica le armi e spara. Nove colpi. Come i mesi di governo della giunta Silvetti. «Nove fallimenti» titola il documento prodotto dai consiglieri d’opposizione. Firmato da tutti tranne uno: Massimo Mandarano (Italia Viva) si è chiamato fuori. Il suo partito non ha gradito l’allargamento a tutta la minoranza. «Rubini (Altra Idea di Città) non era in coalizione» asserisce Mandarano. Ma nemmeno i Verdi e i 5 Stelle, presenti comunque alla conferenza stampa di ieri mattina. Impasse a parte - che risolveranno nelle apposite sale - la minoranza alza la voce. «Siamo preoccupati per la nostra città - apre la capogruppo Pd, Susanna Dini -. Abbiamo lasciato i conti in ordine e tutto pronto per la sfida del Pnrr. Registriamo solo confusione e poca efficacia». A Carlo Pesaresi (Diamoci del Noi) il compito di scendere nei dettagli.

Il mantra

Parte dal decoro: «Un mantra di Silvetti - dice -, il fallimento più evidente».

E attacca il consulente ad hoc, l’architetto Riccardo Picciafuoco: «Che fa? Solo un incarico di bottega». Passa a rassegna i lavori pubblici: «Tombolini non fa che scusarsi con i cittadini per i ritardi dei cantieri». Falcia l’assessora alla Cultura, Anna Maria Bertini: «Un disastro, vive in un mondo a parte e non parla con nessuno. Quando lo fa, è una gaffe continua». Pesaresi non risparmia dall’attacco frontale l’assessore Marco Battino: «Solo chiacchiere». In particolare il titolare della delega alle Politiche giovanili ed Economia della notte è nel mirino dei consiglieri Pd Petrelli e Fiordelmondo: «Abbiamo chiesto l’accesso agli atti per vedere le delibere prodotte in questi 9 mesi». Idem riguardo l’assessora all’Economia della famiglia, Orlanda Latini. Mobilità, manutenzioni, frazioni, sicurezza, sociale. Tutti temi su cui la minoranza ha bocciato totalmente l’operato del governo Silvetti. «Sul parcheggio San Martino hanno cambiato idea tre volte - incalza Rubini -, il Pums non si sa che fine abbia fatto. E il Pia? Bonifazi è sparito?». Il consigliere Diego Urbisaglia (Ancona Futura) fa il punto sui cantieri Pnrr: «Se il Palaveneto non va a compimento è una bomba a orologeria pronta ad esplodere dentro il quartiere - tuona -. Incapaci di mettere a terra opere già finanziate». «Altro che Ancona che brilla, Ancona che attende» sferza Tommaso Fagioli (Azione).

Le scuole

L’ex assessore Pd Stefano Foresi, oggi consigliere comunale, fa un focus sulle scuole. «Le Podesti ancora chiuse - affonda -. Noi avevamo trovato i soldi, le progettazioni dove sono? Quand’ero assessore mi attaccavano, ma noi lavoravamo per priorità. Forse per loro le scuole non lo sono». L’ultima bocciatura, sulla squadra di governo. «Il sindaco è in minoranza - rimarca Pesaresi -, soffre delle divisioni interne nella sua stessa Giunta. Dall’evidente contrapposizione tra Zinni e Tombolini alle due scatole vuote degli assessorati di Battino e della Latini. C'è un accozzaglia di interessi politici e personali, diversi e divergenti». Scintillano le lame. I primi fendenti sono partiti.

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