Roma-Ravenna, il treno cambia "colore" e abbonamenti: Ancona tagliata fuori. «Noi pendolari siamo a piedi»

Roma-Ravenna, il treno cambia "colore" e abbonamenti: Ancona tagliata fuori: «Noi pendolari siamo a piedi»
Roma-Ravenna, il treno cambia "colore" e abbonamenti: Ancona tagliata fuori: «Noi pendolari siamo a piedi»
di Andrea Maccarone
4 Minuti di Lettura
Martedì 12 Dicembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 09:42

ANCONA - Pendolari beffati. Il Frecciabianca Ravenna-Roma diventa un Frecciargento, e gli abbonamenti non valgono più. Fioccano le segnalazioni e le lamentele da parte degli utenti che d’improvviso si vedono annullare la validità della sottoscrizione annuale e il tutto senza preavviso. Dunque una serie di disagi a catena che hanno messo in crisi tutti i lavoratori che fanno spola con le aree interne, specie quelle del fabrianese dove c’è la maggior concentrazione di aziende in cui operano decine di dipendenti provenienti dalle zone dell’anconetano.

Ma non è tutto.

L’altro problema riguarda proprio il capoluogo, completamente bypassato dal collegamento ferroviario. 

La tratta 

Prendiamo in considerazione la tratta mattutina. Il treno in questione parte da Ravenna alle 6,08 e arriva a Roma alle 11. Ferma a Rimini, Pesaro, Falconara Marittima, poi si interna verso Jesi, Fabriano, Foligno e via verso Roma. Nella trasformazione da Frecciabianca a Frecciargento orari e fermate restano gli stessi. Ma, appunto, si conferma l’assenza di un passaggio su Ancona costringendo i pendolari del capoluogo diretti verso Fabriano a recarsi a Falconara Marittima per arrivare a destinazione. Quindi una doppia beffa che ha gettato ancor più nel disagio e nello sconforto i molti utenti. A questo punto non resta che attivare un nuovo abbonamento. «Ratifico con estremo rammarico che pur avendo speso più di 1.100 euro non possiedo più le condizioni affinché possa partire regolarmente dalla stazione di Falconara Marittima alle ore 7,50 con il treno Frecciabianca 8851» commenta l’ingegnere Andrea Granatiero, dipendente di Ariston Group a Fabriano.

La carta agevolata 

«Questa mossa non solo porta Trenitalia a perdere i propri abbonati annuali (non essendo più coprente la Tutto Treno Marche non ha più senso attivare un abbonamento annuale) - aggiunge l’ingegnere Granatiero -, ma rende ancor meno competitiva un’offerta ferroviaria già scarsa su una tratta di soli 60 chilometri diretta verso la capitale, a cui, come me tanti altri pendolari le preferiranno il trasporto privato stradale per l’anno 2024». La carta Tutto Treno Marche agevola gli utenti marchigiani ad accedere all’abbonamento a costi calmierati per via di un accordo che la Regione fece nel 2022 con Trenitalia e su cui pesa un investimento annuale di 200mila euro. «Inutile evidenziare che per i pendolari questa operazione commerciale effettuata da Trenitalia, lasciandoli piedi, è fonte di grande difficoltà» incalza un altro utente beffato, l’ingegnere Salvatore Stagira anche lui abbonato alla tratta e che, appresa la notizia della sostituzione del treno ha provveduto a contattare l’azienda di trasporto pubblico. La risposta ricevuta: «Un parziale rimborso - riferisce l’ingegnere Stagira -, ma che non risolverebbe il problema». Dal canto suo Trenitalia fa sapere che il rimborso parziale riguarda la quota di abbonamento non usufruita fino a fine anno.

I prezzi 

Il cambio di colore della Frecce, sempre secondo l’azienda, non comporta differenze di prezzo dei biglietti. Anzi per i ticket giornalieri e quelli prenotati in anticipo Trenitalia garantisce prezzi migliori rispetto a prima e più servizi a bordo tra cui la wi-fi. Ma intanto il disagio per gli utenti rimane, i quali si vedono obbligati ad attivare subito un nuovo abbonamento qualora decidessero di proseguire nell’utilizzo di trasporto pubblico ferroviario per quella stessa tratta. Altrimenti si resta «a piedi seppure con un abbonamento valido in tasca» rimarca l’ingegnere Stagira.

© RIPRODUZIONE RISERVATA