Sfonda una porta a vetri per fuggire dal reparto, ma resta incastrato: liberato dai pompieri

Sfonda una porta a vetri per fuggire dal reparto, ma resta incastrato: liberato dai pompieri
Sfonda una porta a vetri per fuggire dal reparto, ma resta incastrato: liberato dai pompieri
di Stefano Rispoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Marzo 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 08:03

ANCONA - È scattato all’improvviso, come una molla. Era una furia. Non voleva in alcun modo sottoporsi al trattamento che gli era stato consigliato per le difficoltà psicologiche di cui soffre. Si è alzato dal lettino, durante la visita, ed è scappato. Nel tentativo di fuga dal reparto, mentre medico e infermiere cercavano inutilmente di trattenerlo, ha sfondato una porta a vetri, restando incastrato. 


L’sos


Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per liberarlo da quella barriera tagliente che ha provato ad abbattere ed è ceduta sotto il peso del suo corpo.

Per fortuna è rimasto solo lievemente ferito, ma è stato necessario somministrargli un sedativo per riportarlo alla calma.


La paura


Brividi di paura tornano ad attraversare l’ospedale regionale, dove la sicurezza resta un problema attuale e irrisolto. Dopo l’aggressione di giovedì scorso al Pronto soccorso, dove un marocchino di 29 anni, completamente ubriaco, ha seminato il panico in triage e in sala d’attesa e ha aggredito una guardia giurata, un campanello d’allarme è scattato lunedì mattina nel reparto di Psichiatria di Torrette. Qui, attorno alle 10,30, un 25enne senegalese ha perso il controllo. «Era incontenibile», ha spiegato il medico di turno ai carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Collemarino che sono prontamente intervenuti all’ospedale non appena alla centrale operativa del Numero unico d’emergenza 112 è pervenuta la richiesta d’aiuto. Il giovane era in preda a scatti d’ira. Voleva scappare a tutti i costi dall’ospedale e così, nella rocambolesca fuga, si è fiondato contro la vetrata di una porta, finendo per restare incastrato. Si è resa necessaria la collaborazione dei pompieri per liberarlo e consegnarlo alle cure del personale medico e infermieristico. Il giovane senegalese è stato sedato e ricoverato per ricevere tutta l’assistenza psicologica necessaria. 


Il precedente 


Due episodi da allarme rosso in meno di una settimana, quanto basta per riportare alta l’attenzione sul tema della sicurezza a Torrette. Danni e paura li aveva seminati, giovedì scorso, anche un 29enne marocchino che in piena notte si era presentato al Pronto soccorso con una ferita alla mano, provocata - a detta dell’amica che era con lui - da un bicchiere in frantumi, mentre sorseggiava un drink fuori da un bar di Montemarciano. Non sopportava di attendere il suo turno, così, annebbiato dall’alcol, ha dato in escandescenze. 


Ha cominciato a battere i pugni contro la vetrata del triage, quindi ha preso a calci e pugni due guardie giurate che sono subito intervenute per placarlo. Tutto inutile: uno dei vigilanti è rimasto ferito. Il giovane si è arreso solo quando sono arrivati tre poliziotti che l’hanno immobilizzato e ammanettato, ma nel frattempo, scaricando la sua furia violenta, aveva danneggiato sedie e barelle per poi imbrattare di sangue pavimenti e pareti del Pronto soccorso, da cui si erano allontanati di corsa pazienti e persone in attesa di una visita. Il 29enne è stato denunciato per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA