Mosaici di corso Mazzini: atto secondo. Ora il Comune di Ancona approva il recupero-bis

Mosaici di corso Mazzini: atto secondo. Ora il Comune di Ancona approva il recupero-bis
Mosaici di corso Mazzini: atto secondo. Ora il Comune di Ancona approva il recupero-bis
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 13:30

ANCONA Un pavimento in mosaico risalente all’età imperiale, databile al I° secolo dopo Cristo. Il rinvenimento, riaffiorato lungo corso Mazzini accanto a piazza Roma durante alcuni lavori ai sotto servizi nel 1980 e poi ricoperto, potrebbe rivedere la luce. La decisione è arrivata ieri pomeriggio durante lo svolgimento congiunto della terza e sesta commissione consiliare tramite un’apposita mozione presentata dal consigliere di minoranza, Massimo Mandarano. L’antico mosaico, parte di un complesso di domus romane che si estendevano tra corso Mazzini e piazza Roma, verrebbe illuminato e reso visibile tramite una copertura in cristallo.

I costi

In realtà il progetto era già stato approvato in commissione dalla precedente amministrazione nel 2016 e faceva parte del piano di riqualificazione della spina dei corsi, ma poi rimasto in un cassetto e mai realizzato. Problema di fondi. L’allora stima dell’opera ammontava a 250mila euro. Oggi, secondo un aggiornamento dei costi, l’intervento si aggirerebbe intorno ai 400mila euro. L’ingegnere Stefano Capannelli, dirigente dell’ufficio Lavori pubblici, ha specificato ieri in commissione che «i fondi non sono attualmente a disposizione del Comune, ma si potrebbero intercettare dei bandi per recuperare i finanziamenti». Inoltre la mozione, votata favorevolmente all’unanimità da maggioranza e opposizione, impone tempi certi di realizzazione dell’opera specificando che dovrà essere intrapresa in concomitanza con i lavori di restyling al Mercato delle Erbe. Quindi entro il 2026, termine fissato dal Pnrr per la conclusione del recupero del mercato coperto.

I dubbi

La compresenza di due cantieri in pochi metri ha sollevato alcuni dubbi in maggioranza, in particolare da parte del capogruppo di FdI, Jacopo Toccaceli, che ha sottolineato il rischio di appesantire troppo quell’area visto il concentramento di lavori nel giro di pochi metri. Ma il temporaneo trasferimento degli ambulanti in corso Garibaldi darebbe all’amministrazione comunale la chance migliore per attuare l’intervento proprio in quel fazzoletto di città. La vera incognita, però, arriverebbe dopo. Infatti, una volta ultimato il recupero del mosaico e installata la copertura in vetro, le bancarelle non potrebbero più stazionare su quel tratto di corso Mazzini. Problema non da poco, vista la ritrosia degli ambulanti di lasciare per sempre la sede storica. In ogni caso c’è ancora tempo per prendere decisioni di peso. Infatti bisogna prima trovare la copertura economica per inserire l’opera nel piano triennale delle opere pubbliche. Poi bisognerà elaborare il progetto preliminare, presentarlo alla Soprintendenza e quindi renderlo esecutivo. Il percorso è ancora lungo.