Ad Ancona un maxi-condominio moroso: il fornitore non dà scampo e lascia 40 famiglie al freddo

Ad Ancona un maxi-condominio moroso: il fornitore non dà scampo e lascia 40 famiglie al freddo
Ad Ancona un maxi-condominio moroso: il fornitore non dà scampo e lascia 40 famiglie al freddo
di Andrea Maccarone
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:41

ANCONA - Tolleranza zero da parte dei gestori di energia. I condomini morosi subiranno subito il distacco della fornitura. Dopo l’interruzione temporanea dell’erogazione di acqua calda in un condominio di 34 famiglie a Collemarino, un caso simile si è appena verificato in via Martiri della Resistenza. Qui un maxi-condominio di 40 unità immobiliari si è ritrovato con i sigilli al contatore della caldaia centralizzata per morosità pregressa. I residenti, se vogliono essere sicuri di poter accendere i termosifoni, dovranno prima saldare il debito accumulato. Altrimenti non resterà che affrontare l’inverno al freddo.

 


L’allarme 


Una situazione che, poco a poco, sta investendo diverse realtà immobiliari della città.

In particolare i condomini ad alta densità abitativa e con il riscaldamento centralizzato. Laddove c’è una elevata eterogeneità delle componenti famigliari non è detto che tutti riescano a fare fronte al pagamento delle bollette. E non appena si verifica un ritardo, il fornitore chiude immediatamente i rubinetti. «A quel punto toccherebbe attingere dal fondocassa - spiega Stefano Catena, amministratore condominiale - ma se una famiglia ha difficoltà a sostenere il peso di una bolletta è automatico che fatica ugualmente a devolvere una determinata somma per il fondocassa». In pratica un circolo vizioso. «Infatti la preoccupazione è alta - continua Catena - da qui ai prossimi due mesi non saranno più casi isolati, ma sicuramente si verificheranno altri episodi di interruzione delle forniture energetiche». 


Tagli ai servizi 


Il problema del caro bollette si ripercuote sui servizi condominiali. Infatti gli amministratori cominciano a tagliare dove possono: «In alcuni condomini stiamo eliminando il servizio di portierato - afferma l’avvocato Giovanni Buonocunto, presidente dell’Acap Marche (Associazione Condominiale Amministratori e Proprietari) - è una tagliola che inevitabilmente si abbatte su tutto ciò che riguarda le spese condominiali». Come anche il servizio di pulizia: «Purtroppo saremo costretti a ritardare il pagamento di qualche fornitore - continua Buonocunto - alcuni possono aspettare, mentre i gestori di energia abbiamo visto che non hanno nessuna intenzione di attendere di essere pagati». Se alla scadenza della fattura l’importo della bolletta risulta non essere stato corrisposto, s’interrompe la fornitura. E verrà ripristinata solo dopo aver regolarizzato la propria posizione. 


Gli accorgimenti 


Intanto gli amministratori condominiali s’ingegnano per cercare di ridurre quanto più possibile il consumo di energia, e quindi la spesa per l’utente. «Nei condomini di cui mi occupo - spiega l’amministratore Massimo Maurizi - ho proposto di ridurre l’orario di accensione dei termosifoni di un’ora e l’abbassamento della temperatura dell’acqua delle caldaie di 10 gradi. Negli spazi comuni metteremo l’illuminazione a led e faremo in modo di ridurre anche il tempo di accensione. Poche cose, ma tutto incide alla fine del mese sulla bolletta».

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