Il lungomare dell'uscita Nord sarà pronto nel 2027 (salvo intoppi)

Il lungomare dell'uscita Nord sarà pronto nel 20227 (salvo intoppi)
Il lungomare dell'uscita Nord sarà pronto nel 20227 (salvo intoppi)
di Massimiliano Petrilli
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Venerdì 20 Maggio 2022, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 10:46

ANCONA - Binari diritti così da far risparmiare dieci minuti a ogni treno sull’Adriatica. Nuovo spazio per una strada Flaminia bis, il primo troncone di quell’uscita dal porto attesa da quasi quarant’anni. Una scogliera di rinforzo del piede della frana Barducci e un “pennello” a protezione di Marina Dorica dall’insabbiamento.

Un parco urbano con vista mare, tra dune di sabbia, passerelle in legno e una pista ciclabile per collegare i quartieri a nord fino al porto turistico.

Opere da realizzare sui 21 ettari di interramento per quasi tre chilometri e mezzo tra il porticciolo e il molo di Torrette. E per le quali da due anni si attende la Valutazione di impatto ambientale dal ministero. «Se questa Via dovesse giungere in tempi rapidi, i lavori potrebbero essere appaltati entro il 2023» ha sottolineato martedì il sindaco Valeria Mancinelli alla tavola rotonda organizzata da Confartigianato intitolata “Servizi e terziario per l’Area territoriale di Ancona”.

E se non ci saranno ulteriori intoppi il lungomare nord, primo tassello dell’agognata Uscita nord, potrà essere completato nel 2027. Almeno nella prima parte che servirà per spostare i binari e lasciare spazio al nuovo “passante” del porto, destinato poi a internarsi per salire verso lo svincolo di Torrette della Variante alla statale 16. Un’opera da 99,6 milioni per cui l’Anas sta completando il progetto definitivo. E su cui poi dovrà essere avviata la Valutazione d’impatto ambientale prima del bando di gara.


Un esame ambientale ancora in corso per il Lungomare. Pratica avviata da Rfi, capofila del progetto, a maggio 2019 e già incappata in uno stop a causa del cambio dei commissari. Con la necessità di nuove nomine e l’avvio dell’esame come se nulla fosse stato fatto. Con ulteriore richiesta di integrazioni al progetto consegnate da Rfi, anche per conto degli altri soggetti coinvolti nell’accordo di programma (Regione, Comune e Autorità portuale) a ottobre scorso. Un attento esame ambientale per il previsto parco urbano realizzato nella fascia attrezzata con percorsi ciclopedonali, dune di sabbia e passerelle pedonali in legno. Un’estenuante ma necessaria attesa per il via libera al progetto da 57 milioni già finanziato con l’accordo di programma firmato nell’ottobre 2017 da Ministero delle Infrastrutture, Rfi, Regione, Autorità portuale e Comune di Ancona. Lungomare indispensabile per l’Ultimo miglio, ovvero la bretella da 3,3 km in ingresso e uscita dal porto.


Dall’attuale uscita di Torrette la “bretella” a un corsia per senso di marcia prevede una rotatoria sopra l’ospedale di Torrette per proseguire aggirando a sud l’attuale cittadella ospedaliera con un tratto in rilevato (innalzato rispetto al livello del suolo) per poi adagiarsi al terreno. Poi è previsto un primo tratto in galleria, a seguire un viadotto, un secondo tunnel e poi un tratto in trincea prima di innestarsi sull’attuale carreggiata della Flaminia poco più a sud rispetto all’autosalone Bartoletti. Il traffico per il porto proseguirà poi per circa un km lungo l’attuale tracciato della Flaminia - adeguato per le esigenze della viabilità internazionale e commerciale - fino al bypass della Palombella e da lì sì si immetterà su via Mattei fino al porto.

«La nuova infrastruttura interessa marginalmente l’area della frana, nella sua propaggine nord, con un tratto previsto in galleria» hanno sottolineato i tecnici Anas nella relazione accompagnata al progetto preliminare. In attesa del verdetto della futura Valutazione d’impatto ambientale ancora da incardinare.

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