ANCONA - Scia di furti nelle profumerie di mezza Italia: scatto matto alla gang, il capobanda finisce in carcere. È terminata con un arresto e tre denunce l’indagine coordinata dalla Squadra Mobile dorica e iniziata lo scorso maggio dopo la denuncia di tre furti subiti da due profumerie situate nella zona industriale del capoluogo dorico e da una di Senigallia. Furti consumati tutti lo stesso giorno.
Le accuse
Le porte del carcere si sono aperte per un romeno di 35 anni, domiciliato a Forlì.
Stando a quanto accertato dalla polizia, il modus operandi con cui agiva la gang era sempre lo stesso. A decidere la profumeria da colpire era il 35enne, che si metteva fuori dal negozio alla guida della Bmw, pronta a fuggire via dopo il maxi furto. All’interno dell’attività entravano in tre: uno si sarebbe preoccupato di distrarre le commesse, mentre gli altri due si tenevano in contatto tra loro con degli auricolari bluetooth. «Ora, prendi quel profumo» sarebbe stato l’ordine. E la donna, l’unica del gruppo, eseguiva, mettendo le boccette di marca, una dopo l’altra, all’interno della borsa dopo averle prese dagli scaffali.
Il mercato
Alla gang la procura contesta anche blitz eseguiti in Emilia Romagna e in Lombardia. Ad Ancona hanno colpito all’interno di due differenti complessi commerciali. In totale, la banda avrebbe messo a segno 22 furti per un bottino da 50mila euro. Fondamentale l’acquisizione delle immagini delle telecamere collocato attorno ai negozi presi di mira.