ANCONA - Il sipario non poteva che sollevarsi sulle tavole d’un teatro. Anzi due. Il debutto dei fondi del Pnrr ad Ancona passa per l’efficientamento energetico di Muse e Sperimentale. Ida Simonella ne cura regia e messa in scena: «Sono stati affidati i lavori, già dallo scorso dicembre: hanno vinto la ditta Luce, con ribasso del 17%, per la struttura di via Redipuglia, e la Split per il tempio della prosa e del belcanto che si apre su Piazza della Repubblica».
L’assessore al Bilancio, che coordina l’attività di programmazione e progettazione, fissa il ritmo di un cronoprogramma, che è una corsa contro il tempo con i paletti fissati dall’Europa: non oltre il 2026, con le gare entro la primavera o sfumano i milioni dei bandi. «In un anno - avverte - quell’intervento sarà terminato, vedrete». A quel degno corollario della rigenerazione urbana sono destinati 1,3 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza che, in un quadro d’insieme da 54 milioni e 45 progetti, ridisegna il futuro green di Ancona. La prova: l’operazione-Muse consentirà un risparmio di 54mila metri cubi di gas all’anno e un calo delle emissioni di CO2 del 27%; per lo Sperimentale si prevede una riduzione del 30% del costo dell’energia elettrica, con un meno 66% per le emissioni di CO2. Il sipario si apre su un palcoscenico più sostenibile.
Se il tempo è tiranno, dalla sua minuziosa scansione dipende il missione-compiuta. Il condurre la procedura. Scorre e aggiorna un canovaccio già noto, la Simonella. Massima è l’attenzione che riserva al capitolo “grandi contenitori”, costo dei lavori 22,4 milioni con copertura Pnrr da 19,8 milioni. È qui che si concentrano il recupero del Mercato delle Erbe, a cui sono destinati 5,3 milioni; il restauro della Pinacoteca Podesti per 900mila euro; il completamento e la valorizzazione della Mole, altri 3 milioni; il risanamento strutturale della Biblioteca Benincasa, che ne vale 4,6; la ristrutturazione, con adeguamento sismico, del Palaveneto, per la quale ne sono previsti 6. Il denominatore è comune: progetto definitivo tra febbraio e marzo, gara da imbandire entro la primavera e contratti da definire non oltre l’estate. A quei nuovi spazi di aggregazione sociale, che valgono una spinta alla promozione economica e turistica della città, segue il teorema del rigore temporale: la consegna, con tanto di rendicontazione, dovrà avvenire nella prima metà del 2026. Con step intermedi a fine 2024.
Identica è la fase d’avanzamento per il sottoinsieme degli impianti sportivi, declinati nella piscina olimpica e nel nuovo impianto per il tiro a segno di Passo Varano.