Massacro di multe (e ricorsi): tutti bersagli anconetani nella mappa degli autovelox senza pietà

Filottrano record, 18mila flash in pochi mesi: l’impianto è stato disattivato Strade disseminate di rilevatori di velocità, 4 sulla direttissima del Conero

«Una fucilata ai due vigili e a chi li comanda. A presto», firmato Fleximan. Così Santa Maria Nuova si sveglia sotto l’ombra della minaccia: Fleximan, il vandalo che distrugge autovelox a colpi di flex elettrici, sta arrivando in paese. Il...
«Una fucilata ai due vigili e a chi li comanda. A presto», firmato Fleximan. Così Santa Maria Nuova si sveglia sotto l’ombra della minaccia: Fleximan, il vandalo che distrugge autovelox a colpi di flex elettrici, sta arrivando in paese. Il...
di Andrea Maccarone
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Sabato 3 Febbraio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 16:51

ANCONA - Chi preme troppo sull’acceleratore viene “flashato”. Ci sta. Ma l’opinione pubblica si divide. E monta il malumore verso gli autovelox ingannevoli, mal segnalati. Nascosti. Fleximan non è più solo. Spuntano emuli ovunque. A Santa Maria Nuova si è oltrepassato il limite, però. Strada provinciale 3, Valmusone. Un cartello comparso sul palo che sorregge il rilevatore di velocità minaccia i due vigili comunali di essere presi a «fucilate». Firmato: Fleximan. Ormai un brand che rappresenta l’onda d’odio di molti automobilisti nei confronti dei dispositivi volti a garantire il rispetto delle norme stradali. Finché, però, non si eccede nell’ambiguità e il risvolto numero due dell’utilizzo dello strumento di sicurezza rischia di essere il rimpolpamento delle casse comunali.

L’esasperazione

Esempi non mancano.

Filottrano: via dell’Industria. Oltre 18mila sanzioni in pochi mesi. Non era debitamente segnalato. Pioggia di ricorsi (vinti). Velox spento. Falconara: Variante in direzione Caffetteria. Installato a luglio 2019, ha colpito 40mila volte in 3 mesi. Anche lì una valanga di ricorsi. È diventato un tutor. A dimostrazione che, in effetti, spesso lo strumento si muove su un crinale. Sicurezza stradale e utilità economica. Da qui l’esasperazione di chi si è trovato la buca delle lettere intasata dalle multe. Esasperazione che dev’essere veicolata nel solco delle azioni legali, ovviamente. Il metodo Fleximan non è nemmeno lontanamente contemplabile. Ma in un territorio in cui la concentrazione di rilevatori ha una densità importante, è bene che i Comuni si accertino che siano tutti opportunamente segnalati e posizionati in tratti ad elevato pericolo di incidenti. Uno dei più spietati si trova a Castelfidardo, confine con Loreto, a due passi dallo showroom Effetto Luce. Troppi incidenti, anche gravi, ne hanno resa necessaria l’installazione.

I punti nevralgici

Più a sud, strada provinciale 24 Bellaluce, per tutti la strada dei pali. Un tratto dove accelerare è una tentazione. Ma gli incidenti non sono mancati. Velox piazzato. Altri due che colpiscono con frequenza sono posizionati in via Jesi all’ingresso e all’uscita di Casenuove (Osimo). Invertendo la rotta verso nord: la direttissima del Conero che unisce Camerano a Sirolo è disseminata di rilevatori in ambo i lati: 4, due per corsia. Alla Baraccola: via I Maggio, via Albertini. E poi sull’Asse nord-sud. Ancora più a nord, lungo la Flaminia, direzione Ancona, all’ingresso della città. Da Torrette entriamo in superstrada. Direzione Roma, appena prima dell’uscita di Monsano c’è la colonnina che immortala chi supera il limite dei 110 km orari. Senigallia, ancora sguarnita, li vedrà spuntare entro l’anno. Intanto, nei dintorni, i Comuni di Barbara, Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli hanno degli speed check dove il dispositivo viene inserito a rotazione, solo a volte.

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