Gli esperti: «Pugno di ferro con i Fleximan, ma stop autovelox trappola»

Automobilisti vessati, c’è chi perde la testa. D’Angelo: «Occhio a non fare reati» Rogano, Aci: «Nessuna comprensione per questi gesti, ma i rilevatori se non segnalati diventano tranelli»

Gli esperti: «Pugno di ferro con i Fleximan, ma stop autovelox trappola»
Gli esperti: «Pugno di ferro con i Fleximan, ma stop autovelox trappola»
di Andrea Maccarone
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 13:47

ANCONA - Pericolo Fleximan. A Santa Maria Nuova è comparso un messaggio minatorio da parte di qualcuno che vuole emulare il vandalo che in nord Italia sta devastando, una ad una, le colonnine dei rilevatori di velocità. Fatto chiaro che sia da condannare il gesto dell’originale e di tutti i suoi possibili sosia, emerge però un forte mal di pancia diffuso tra tanti automobilisti.

Un sentimento comune a molti, quello di sentirsi a volte beffati ingiustamente da quel flash che non tanto tutela l’incolumità degli utenti stradali, quanto più si rivela utile a rimpolpare le casse del Comune in cui viene installato il dispositivo. Casi limite, per carità. Ma ci sono stati. Ad esempio: Falconara, Filottrano. Piogge di ricorsi (quasi tutti vinti) e addirittura il dietrofront del Comune di Falconara che converte l’autovelox incriminato (sulla Variante) in un tutor.

I ricorsi

L’avvocato Italo D’Angelo, presidente di Conerobus, ha seguito da vicino molti casi di automobilisti multati dal velox di Filottrano. In vie generali, sull’utilità del dispositivo, non ha dubbi: «È utile a tutelare l’incolumità delle persone». Poi, però, fa mente locale e dalla memoria gli riaffiorano le 150 cause - «tutte vinte davanti al Giudice di Pace» ci tiene a sottolineare - che ha effettuato ai danni del Comune di Filottrano. E allora la posizione cambia: «Oggi purtroppo molti Comuni utilizzano questo mezzo per fare cassa - afferma D’Angelo -, ciò avviene quando il rilevatore non è opportunamente segnalato». Il presidente di Conerobus fa riferimento proprio al caso di Filottrano. Ma sugli emuli di Fleximan non c’è interpretazione che tenga: «Il cittadino giustamente deve manifestare - dice -, ma nell'alveo del rispetto della legge. Andare a tagliare i rilevatori di velocità è un reato grave». Nessuna comprensione neanche da parte di Marco Rogano, presidente di Aci Ancona: «Pugno duro, senza dubbio», sentenzia.

Il clima ostile

Ma è altrettanto consapevole del clima di ostilità diffuso verso quei velox che sbucano d’improvviso senza alcuna segnalazione. Tolta, per un attimo, la giacca istituzionale, Rogano parla da semplice automobilista: «Lungo alcune strade provinciali è successo anche a me di veder spuntare la colonnina arancione pur non essendo anticipata da opportuna segnaletica». In tal caso non esita ad affermare che si tratta di «tranelli che non vanno bene». Poi va anche lui a pesca nel suo baule dei ricordi. Il luogo: via Pergolesi. Quella che tutti gli anconetani conoscono come “la discesa del gas”. «Ecco, lì - riprende Rogano - ormai diversi anni fa, si mettevano i vigili col telelaser puntato». Da sottolineare che lungo la via vige il limite di velocità di 30km orari. «Era una trappola infernale» ammette Rogano.

La finalità

Quindi, sia per D’Angelo che per Rogano, non è sbagliato in assoluto l’impiego del dispositivo. Anzi. Lo è, invece, l’utilizzo al limite della correttezza. Al netto dei ricorsi intentati e vinti, quello che viene riscontrato è il sentimento di vessazione da parte degli automobilisti. «Quando questi mezzi diventano delle trappole piglia soldi, poi si verificano gesti inconsulti che sfociano in pura delinquenza» riflette il presidente di Conerobus, che vuole lanciare un appello agli automobilisti: «C’è la legge che assiste il cittadino - puntualizza - e i ricorsi che ho vinto lo testimonia». Quindi, giusto impugnare una sanzione quando è realmente ingiusta. Ma andare oltre, no. Da evitare, secondo Rogano, l’effetto cassa di risonanza: «Quando questi soggetti vedono che si parla di loro, e c’è chi li fomenta, poi questi gesti proliferano».