Emma Calì, reginetta delle Marche 2021: «Che delusione Miss Italia. La tv? Meglio l'università»

Emma Calì, reginetta delle Marche 2021: «Che delusione Miss Italia. La tv? Meglio l'università»
Emma Calì, reginetta delle Marche 2021: «Che delusione Miss Italia. La tv? Meglio l'università»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 14:23

Emma Calì, 19 anni, anconetana, Miss Marche 2021: cosa le ha lasciato l’esperienza dell’anno scorso? 
«E’ stata sicuramente, bella, divertente e intensa. Ma si è fermata lì. Non nego una punta di delusione, ma ci sta. Fa parte del gioco». 

Delusione per non essere entrata tra le finaliste? 
«No, assolutamente. Non per quello. Avevo messo in conto questa eventualità. Più che altro perché mi sarei aspettata qualcosa di diverso dalle prefinali. Che ne so, credevo che avremmo sfilato». 

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E invece? 
«Invece ci hanno chiamato per un breve colloquio per conoscerci meglio.

Tipo uno-due minuti e stop. Poi ci hanno chiesto di registrare un video di presentazione che sarebbe servito alla valutazione finale. Ma poi ho visto che è passata una ragazza che il video non l’aveva nemmeno fatto. Ecco spiegata la mia amarezza». 

Venerdì e sabato prossimi le prefinali si terranno a Fano. Cosa consiglia alle ragazze che parteciperanno? 
«Semplicemente di divertirsi e di prendere il tutto come un’occasione per testare il livello di esposizione al pubblico. Parlare davanti ai giudici spesso aiuta a sbloccare la timidezza, come è successo a me. E fa acquistare più sicurezza». 

Come è proseguito il suo cammino nel mondo della moda? 
«Ho lavorato molto come hostess per due brand importanti di caffè e amari. Ho fatto anche l’indossatrice per una linea di vestiti da sposa. E poi qualche shooting fotografico».

Per il suo futuro cosa immagina? 
«Mi piacerebbe entrare in qualche agenzia di moda e continuare a fare l’indossatrice. Parallelamente comincerò l’università. Sto per fare il test d’ingresso al corso di laurea in Professioni sanitarie dell’Univpm». 

Il centro della moda, però, è a Milano. Ha mai pensato di spostarsi? 
«Sì, ci ho pensato. Ma prima avrei voluto trovare un’agenzia per non fare proprio il salto nel buio. Anche perché trasferirsi in una città come Milano sarebbe una spesa economica non indifferente». 

E al mondo della tv ha mai pensato? 
«No, quello no. Penso di non esserne capace. Serve una preparazione e uno studio alle spalle che non ho. Per carità, potrebbe piacermi frequentare una scuola di recitazione. Ma bisognerebbe dedicargli molto tempo, e con l’università non ci riuscirei». 

Il mondo della moda è anche pieno di insidie. Come fare per riconoscere le offerte sbagliate? 
«Innanzitutto quando le agenzie ti chiedono molti soldi per entrare a far parte del loro roster, allora spesso si nasconde dietro qualcosa di non troppo pulito». 

A lei è successo? 
«Sì, infatti quando devo andare ad incontrare i titolari di un’agenzia o un fotografo per uno shooting, mi porto sempre dietro uno dei miei genitori. Così vediamo subito se la situazione è seria, oppure c’è da starne alla larga. E questo lo consiglio anche a tutte le ragazze che vogliono intraprendere un percorso in questo ambito». 

Altri campanelli d’allarme?
«Quando propongono colloqui online e poi arriva la promessa di fare tanti soldi in poco tempo, è meglio scartare subito. E’ facile che sia una bufala. Altrimenti, quando diventa insistente l’offerta per shooting di nudo: tenere sempre gli occhi aperti e massima attenzione alle persone con cui si ha a che fare». 

I suoi prossimi appuntamenti con la moda? 
«Qualche settimana fa ho partecipato ad un casting che si chiama World Top Model, a San Benedetto del Tronto. E la prossima settimana andrò in Salento per un’accademia e per il concorso di World Top Model. Potrebbero esserci opportunità interessanti». 

Ma con Miss Italia il capitolo è chiuso definitivamente?
«Sì, assolutamente. Non ci riproverò. Preferisco buttarmi sui casting e insistere ad entrare in un’agenzia seria e qualificata. I concorsi non sempre portano a lavorare nel mondo della moda. Se si vuole fare seriamente questo lavoro, non c’è altra strada: bisogna avere un contratto con un’agenzia». Off topic: andrà a votare alle prossime elezioni politiche? «Certamente, ma devo ancora finire di leggere i programmi elettorali per farmi un’idea. I politici sui social non aiutano in tal senso, i giovani li criticano».

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