Scritte, trappole, fontana horror: mamme, bimbi e pensionati accolti dal degrado. Piazza Diaz: ma come sei ridotta?

Commercianti e residenti chiedono attenzione: «C’è bisogno di più manutenzione e controlli»

Scritte, trappole, fontana horror: mamme, bimbi e pensionati accolti dal degrado. Piazza Diaz: ma come sei ridotta?
Scritte, trappole, fontana horror: mamme, bimbi e pensionati accolti dal degrado. Piazza Diaz: ma come sei ridotta?
di Teodora Stefanelli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Aprile 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 23:58

ANCONA - Svastiche disegnate sotto le panchine, l’acqua della fontana più simile a quella di uno stagno e un preservativo usato a terra: benvenuti in piazza Diaz, uno spazio a due passi da viale della Vittoria e Passetto, frequentatissimo da famiglie e bambini, nel cuore del rione Adriatico. «No è di certo un bel biglietto da visita per chi passeggia in centro città» mormorano i pensionati seduti sulle panchine. 

 
La protesta per le attuali condizioni della storica piazza anconetana passa anche dai social e su un gruppo Facebook cittadino “Se sei d’Ancona” l’utente Davide Capra si sfoga così: «Questa è l’unica Piazza con giochi per bambini che si trova in centro città.

Questa è la situazione in cui si trova: tappeto di gomma strappato, laghetto di acqua piovana senza pendenza, cestini divelti dai sanpietrini e pericolanti, cornici di marmo staccate e crepate, cornici di alberi rialzati e pericolosi per il passaggio, strutture di cemento abbandonate da anni, panchine spostate. Uno scempio». Poi aggiunge: «Per non dire poi dell’inciviltà dei cittadini che lasciano gli escrementi dei loro cani a terra. Anconetani comprate i cani, dovete anche essere consapevoli che dovete raccogliere i loro escrementi». Quello che manca, stando alle parole di residenti e commercianti, è una manutenzione ordinaria della zona più che dei lavori di tipo straordinario. 


Le critiche
«La fontana è stata rifatta da poco - riflette Marina Longarini, socia del bar Piazza Diaz 7 - ma è proprio nata male. Infatti non è pratica e richiede moltissima manutenzione per essere pulita a dovere. Ogni tanto gli operai del Comune vengono a sistemare, questo è innegabile, hanno rimesso i lampioni e anche questo è un bene, ma bisogna occuparsi del verde delle aiuole che cresce a vista d’occhio e dei pezzi di marciapiedi rotti che possono essere pericolosi». Nelle mattine di sole come quella di ieri le altalene e gli scivoli sono affollati di bambini e mamme. A terra, però, i tappeti in gomma hanno interi pezzi mancanti. «Se avessi dei figli mi lamenterei» dice una pensionata ad una sua amica seduta sulla panchina in legno. «Anche le panche non sono messe bene». Gilberto Bruschi abita nel quartiere Adriatico da sempre anche se lavora a Milano e ha visto la zona cambiare nel tempo: «Servirebbe un po’ di cura in più. A livello di sicurezza mi piacerebbe veder girare da queste parti il poliziotto di quartiere. In passato era presente e, se succedeva qualcosa, lui lo sapeva e poteva intervenire al meglio. Ora so che ce ne sono due lungo il corso per bloccare il fenomeno delle baby gang. Anche qui un giro non guasterebbe». In effetti a ben vedere, dai palazzi del Viale fino al Monumento, tutta la zona è costellata di scritte dei writers, chiaro sinonimo d’inciviltà a prescindere dalle manutenzioni comunali. Difatti solo lo scorso 9 marzo una ditta specializzata era intervenuta per eliminare le scritte dal Monumento. Non sono passati neppure nove mesi che ecco rispuntare gli sgorbi illeggibili sulla parte centrale e intorno alle colonne laterali della struttura. 


Gli incivili 
Sistemare la pietra d’Istria era costato circa 2mila euro. «Chi sporca e danneggia la città non è un furbo o un audace, è un poveretto, uno sfigato - aveva scritto sui social il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli in occasione della pulizia - uno che fa del male agli altri e a sé stesso». Inoltre passeggiando intorno alla struttura di piazza IV novembre ci si imbatte in cartacce, bicchieri di plastica, cicche di sigarette e addirittura dei pop corn. Evidentemente arrivare ai cestini che si trovano poco distanti in Pineta è chiedere troppo. 

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