ANCONA Sulle De Amicis aleggia ancora il nulla cosmico. La ricostruzione della palestra resta avvinghiata in un cortocircuito tecnico. Il progetto è fermo allo step intermedio, quello definitivo. Gli elaborati prodotti dai progettisti per raggiungere lo stadio esecutivo non hanno incontrato l’ok degli uffici comunali, che hanno ritenuto i documenti incompleti. Quindi rispediti al mittente con richiesta di approntare le parti mancanti.
Le criticità
Risultato: il recupero di quella parte della scuola è rimasta cristallizzata alla scorsa estate, quando le ruspe hanno abbattuto il manufatto appena ricostruito a causa di alcune criticità strutturali. Ieri, in consiglio comunale, la consigliera di maggioranza Maria Grazia De Angelis (FdI) ha lanciato l’assist all’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, per fare il punto della situazione. Ma la risposta all’interrogazione, più che rasserenare, ha gettato ancora più incertezza.
«Con il sindaco ci siamo dati come termine la fine di marzo per decidere se rompere i rapporti con lo studio di progettazione, al quale abbiamo già applicato tutte le penali» ha spiegato Tombolini, che sul peggiore degli scenari mette le mani avanti. «Potete immaginare quale percorso si metterebbe in moto con la risoluzione del contratto in danno - precisa -: una causa e tutto ciò che comporta».
Lo scenario
Una situazione che ricalca a pieno la questione Verrocchio.