ANCONA - Reparti convertiti per soli degenti Covid. L’Inrca della Montagnola è costretto a riaprire posti letto all’ospedale di Osimo. Il piano pandemico dopo l’Urologia ha stravolto l’organizzazione della Chirurgia: entrambi i reparti sono stati trasferiti ad Osimo, il cui ospedale cittadino è passato a gennaio 2018 da Asur all’Istituto di ricerca diretto da Gianni Genga. Quell’operazione, vista con scetticismo da una parte politica, si dimostra ora un’ancora di salvataggio.
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Sì perché senza la sede di Osimo, quella dorica non avrebbe potuto riconvertirsi in reparti Covid (40 posti nella palazzina Persichetti e altri 18 nell’area chirurgica).
L’Urologia della Montagnola è dunque funzionante ora nella terza corsia di Chirurgia inaugurata al Ss. Benvenuto e Rocco 2 anni fa. Doveva essere lo spazio per l’osservazione breve del Pronto soccorso, ma nel tempo ha assunto più funzioni, ricevendo degenti perlopiù chirurgici del Ss. Benvenuto e Rocco. Ora quegli spazi sono stati riconvertiti da mesi per i degenti urologici. Idem si fa ora con quelli chirurgici dell’Inrca di Ancona (tranne il Piede diabetico), che andranno in posti letto rimasti liberi nelle due corsie della Chirurgia osimana. Oltre ai degenti no-Covid, andranno ad Osimo i medici che dovranno seguire interventi chirurgici più urgenti, mentre quelli programmati verranno per ora rinviati.
Nel frattempo il dg Genga ha fatto riaprire 6 posti letto che fino a un anno fa erano della Pneumologia. Un reparto storico per Osimo, ma che per carenza di personale era stato temporaneamente chiuso al Ss. Benvenuto e Rocco, lasciando solo l’attività ambulatoriale e trasferendo il resto alla Montagnola. Il mese scorso è stato però nominato il primario della Pneumologia di Osimo, che dunque dovrebbe riaprire a breve, quando verranno ingaggiati medici e infermieri necessari a completare l’organico. Per il momento però i posti letto sono riaperti per sopperire ad eventuali emergenze o nuovi arrivi da Ancona. Il Pronto soccorso di Osimo, l’unico tale in Valmusone, conta 4 posti letto per la sua Obi più 3 per sospetti Covid. Che poi in caso di positività vengono trasferiti all’Inrca di Ancona, come accaduto proprio ieri per un paziente. «Abbiamo una struttura integrata che può contare su due presidi, con reparti come Chirurgia che hanno un unico primario: questo ci consente di riorganizzarci in base all’emergenza pandemica, solo poi torneremo alla normalità» ha detto Genga.