«Ero a cena dagli amici, non ho visto l'ora»: niente scuse, scattano le maxi multe contro i furbetti del Covid

Controlli dei carabinieri in corso Garibaldi
Controlli dei carabinieri in corso Garibaldi
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Martedì 19 Gennaio 2021, 06:50

ANCONA - Coprifuoco violato e viaggi tra i confini comunali senza motivazioni legate allo stato di necessità. Sono state 15 le sanzioni per il mancato rispetto della normativa anti Covid elevate nel weekend dai carabinieri della Compagnia di Ancona nei confronti di cittadini indisciplinati. 

Undici dovranno pagare la multa per essere usciti di casa tra le 22 e le 5 senza motivi validi. Quattro, invece, sono stati sanzionati nella sola giornata domenica, che ha segnato l’inizio della zona arancione per la nostra regione, per aver oltrepassato i confini del loro Comune. In quasi tutti i casi, di fronte ai militari dorici le persone si sono giustificate con una delle frasi più utilizzate da chi viene colto in fallo: «Non ero a conoscenza delle restrizioni». La legge non ammette ignoranza.

ra le altre giustificazioni rese dalle persone controllate dopo le 22, c’è il ritorno fuori orario nel proprio domicilio dopo aver perso la cognizione del tempo: «Ero a casa di amici, non mi sono accorto di aver fatto tardi».

Oppure: «Sto andando a trovare la mia ragazza». E ancora: «Sto tornando nel mio appartamento dopo aver fatto l’aperitivo al porto», zona franca, dove non valgono le regole della zona arancione. Ma c’è anche chi, in corso Carlo Alberto, è stato fermato e multato attorno a mezzanotte per aver fatto un prelievo al bancomat. 

Tra automobilisti e pedoni sono state staccate multe per oltre 6mila euro (in auto la sanzione passa dai 400 ai 530 euro, senza contare lo “sconto” applicato se la si paga entro 5 giorni dalla data di emissione). Niente multe anti Covid, invece, sabato pomeriggio, quando il centro è stato controllato da 7 pattuglie dei carabinieri per monitorare la situazione incandescente delle baby gang composte da giovani intenti a sfidarsi sui social. Sono stati, in tutto, identificati una cinquantina di adolescenti, molti dei quali arrivati dalla provincia di Macerata, così come era stato nel pomeriggio del 9 gennaio, giorno in cui è stata sventata una maxi rissa.

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